McDonald’s conferma di voler fare sempre di più nel campo della sostenibilità e della decarbonizzazione. Dopo l’annuncio sulle emissioni zero entro il 2050 di alcune settimane fa, è arrivata la conferma di un’altra interessante iniziativa.
MENO GAS SERRA IN AGRICOLTURA
Come riportato da Agfunder, Il gigante dei fast-food ha infatti raggiunto virtualmente PepsiCo su AgMission, una piattaforma globale nata con l’obiettivo stimolare la collaborazione tra associazioni, agricoltori, aziende, ricercatori e altri attori della filiera nel ridurre le emissioni di gas serra in agricoltura.
Nel dettaglio, il gigante dei fast-food si è impegnato con un investimento di 5 milioni di dollari nei prossimi anni per sviluppare e implementare soluzioni di agricoltura ecosostenibile. Lo scorso aprile, PepsiCo si era impegnato per la stessa somma.
PIÙ COLLABORAZIONE PER MENO CO2
“Stiamo cercando di nutrire più persone in modi sempre più sostenibili creando un sistema alimentare in cui le comunità, gli animali e il pianeta possano prosperare”, ha affermato Marion Gross, vicepresidente senior e chief supply chain officer Nord America si McDonald’s. “È stato dimostrato più e più volte che l’azione reale passa attraverso la collaborazione di diversi partner su strategie basate sulla scienza. Siamo orgogliosi di contribuire ad AgMission per aiutare a ridurre in modo misurabile i gas serra, migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento e favorire l’agricoltura rigenerativa“.
UNA MULTINAZIONALE “AGRICOLA”
“Nel profondo, PepsiCo può definirsi un’azienda agricola“, aveva dichiarato ad aprile Margaret Henry, Direttore dell’agricoltura sostenibile presso PepsiCo. “Riceviamo più di 25 prodotti agricoli da oltre 7 milioni di acri di terreni agricoli in 60 Paesi diversi. La partnership con AgMission ci consentirà di utilizzare tale scala per raggiungere e accelerare la consapevolezza sull’agricoltura rigenerativa a livello globale, guidando il progresso verso un futuro a emissioni zero per il settore“.
McDonald’s, Pepsico, Nestlé, Walmart. Parola d’ordine: agricoltura rigenerativa.