È a tutti gli effetti una plant-based revolution quella in atto nel fine dining a livello globale. Abbiamo già scritto del Geranium di Copenaghen, dell’Eleven Madison Park di New York e di altri tristellati tra Asia e America. E questa volta è il turno di una vera e propria leggenda come Marco Pierre White
BISTECCA IN 3D STELLATA
Il superchef inglese è stato infatti tra protagonisti del food tasting tour che la startup israeliana Redefine Meat ha organizzato tra Tel Aviv, Londra, Berlino e Amsterdam.
La startup è attiva nella stampa in 3D della carne, una tecnologia che probabilmente non potrà mai andare su scala industriale, ma che troverà nel comparto Horeca grandi possibilità di sviluppo.
QUALITÀ ELEVATA
Eshchar Ben-Shitrit, CEO e co-fondatore di Redefine Meat ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto un livello di superiorità nel gusto e nella consistenza che ha sorpreso anche alcuni degli chef più riconosciuti al mondo e le nostre capacità tecnologiche uniche ci consentono di sostituire ogni parte del manzo. Continuando la nostra stretta collaborazione con il mondo culinario di alto livello, accelereremo il lancio dei nostri prodotti nei prossimi mesi, a cominciare dall’Europa, a seguire Stati Uniti e Asia, e dal prossimo anno inizieremo anche su altri canali distributivi”.
IL FINE DINING DEL FUTURO
Altrettanto entusiasmo da parte dello chef Marco Pierre White, che ha dichiarato: “Quando ho assaggiato per la prima volta Redefine Meat, sono rimasto sbalordito. Il mondo ha bisogno di mangiare meno carne, ma la realtà è che fino ad ora i prodotti a base di carne di origine vegetale erano di gran lunga inferiori in termini di qualità e versatilità rispetto alle esigenze per i nostri menu. I prodotti New-Meat di Redefine Meat sono davvero geniali, offrendo tutti i benefici per la sostenibilità e la salute dei prodotti a base vegetale, senza compromessi su gusto e consistenza”.