Vini e spiriti, un 2021 da protagonisti nel fuori casa

Resta la forbice nei consumi col pre-pandemia, ma il calo è ridotto rispetto alla media del food and beverage. Protagonisti della ripresa cocktail e liquori. Ma non mancano i timori per il Natale. Lo studio TradeLab per Federvini
Vini e spiriti, un 2021 da protagonisti nel fuori casa

Il consumo di alcolici nel fuori casa inizia a mostrare concreti segnali di ripresa dopo il lungo periodo di difficoltà imposto dalle chiusure della pandemia.

Una vera e propria crescita esponenziale quella degli ultimi mesi, che rischia, tuttavia, di subire di subire una battuta d’arresto con la nuova impennata dei contagi che minaccia di pesare non poco sul periodo natalizio.

FATTURATO DI 66 MILIARDI PER IL FUORI CASA

A tal proposito, all’ultima convention di Federvini, andata in scena presso la Fondazione Feltrinelli, è stato presentato lo studio dal titolo “Vini e spiriti nel mercato dei consumi fuori casa”, curato da TradeLab.

Dal report si evince come, nel 2021, il consumo di cibi e bevande registrerà un fatturato di 66 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto al 2020 chiuso a 54 miliardi, ma ancora inferiore di 19 miliardi rispetto al 2019.

Proprio rispetto al livello pre-pandemia, tuttavia, le prestazioni migliori arrivano dal comparto vini e spiriti, che segnano un -11% e -5% rispetto al 2019, mentre il consumo generale food and beverage fuori casa si attesta al -23%.

COCKTAIL E LIQUORI TRAINANO LA CRESCITA

Con il progredire delle riaperture nel corso dell’anno è ripartito, ovviamente, anche il consumo fuori casa di vini e spiriti, con il trend che ha segnato un +156% del secondo trimestre 2021 sul primo (230 milioni di consumazioni contro 90 milioni) e del +106% del terzo trimestre sul secondo (480 milioni di consumazioni contro 230 milioni).

Guardando nel dettaglio, con il progredire delle aperture vi è stata una crescita del consumo di cocktail e liquori, passati dal 33% della quota mercato di vini e spirits al 46% dal primo al terzo trimestre, vale a dire dal lockdown al periodo estivo.

Proprio quest’ultimo periodo si può etichettare come l’estate degli aperitivi, col 34% degli italiani che ha preso parte a questa modalità, contro il 26%. In questi mesi, il consumo di cocktail alcolici ha raggiunto il milione al giorno.

LE PREOCCUPAZIONI PER IL NATALE

Osservando, infine, le aree geografiche, si evidenzia come la quota di consumi del vino sia simile in tutta Italia, mentre bollicine e cocktail hanno quote maggiori nel Nord-Est e al Sud e Isole, dove hanno oltre il 50% di quote di mercato gli amari.

Dubbi e incertezze sono, però, state evidenziate dalla presidente Federvini Micaela Pallini, con riferimento ai risultati di fine anno, attesi alla prova della risalita dei contagi e del rischio di nuove chiusure.

Non possiamo ancora valutare gli effetti che potranno avere possibili nuove chiusure nelle prossime settimane“, ha detto Pallini, “anche se guardiamo con timore al periodo natalizio dovesse esserci una nuova stretta sulla socialità. Attendiamo le decisioni del governo per quel che riguarda il periodo natalizio“.

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