Il mese degli inizi e del rinnovamento. Gennaio custodisce questo significato anche nel proprio nome, legato alla divinità latina Giano, protettore degli inizi e dei momenti di passaggio. Non avranno niente a che vedere con la coscienza storica tante delle tendenze nate negli ultimi anni e legate a questo mese, ma di fatto anche a distanza di millenni il primo mese dell’anno continua a ispirare una carica rinnovatrice.
Il mondo food non fa eccezione e tra i trend più in voga ci sono proprio quelli che riequilibrano la dieta dopo i banchetti festivi, tra detox e astinenza dall’alcol.
GENNAIO VEGANO
Giocando sulle parole inglesi ‘vegan’ e ‘january’, il Veganuary è l’iniziativa partita dall’omonima organizzazione no profit britannica, che dal 2014 lancia la sfida a essere vegani (almeno) per un mese. Cogliendo l’occasione del ritorno a un’alimentazione più sana dopo le Feste, il Veganuary invita a evitare i prodotti di origine animale per sensibilizzare i consumatori su uno stile di vita più sostenibile e cruelty-free.
Un’iniziativa accolta fino ad oggi in oltre 150 Paesi da un numero crescente di persone, tra cui anche star del cinema e della musica come Joaquin Phoenix e Paul McCartney. E giunti alla fine di gennaio, il boom del plant-based non sembra proprio accennare ad arrestarsi, tra lanci di nuovi prodotti, adesione di grandi brand del cibo e della ristorazione, piogge di hashtag e ricette sui social.
GENNAIO ALCOL-FREE
Se sul lato food in tavola si tornano a privilegiare cibi più leggeri e bilanciati, anche il calice vuole la sua parte ed ecco che il mese di Giano diventa anche ‘dry’.
Un aiuto al detox viene dal nuovo trend dei vini dealcolati che, tra le iniziali perplessità, sta prendendo piede anche in Italia. Tra bollicine e bianchi a bassissima gradazione questa produzione consente di brindare con la coscienza pulita. Nel Bel paese ci stanno puntando startup come la trentina Princess, grossi gruppi come Schenk, ma anche una maison come Hofstätter.
Sta però diventando una vera e propria moda quella degli spirits analcolici. Buoni, facili da bere e senza preoccupazioni per i punti sulla patente. I distillati alcol-free stanno entrando con piglio sbarazzino nelle drink list dei più affermati barman, con vendite triplicate nel 2021. Nelle bottiglierie più sofisticate spiccano dunque le etichette di JNPR, Lyre’s, Ceder’s o dell’italiana Bevande Futuriste.
“I bartender hanno un approccio da talebani agli spirits analcolici” – rileva Mattia Pastori, mixologist alla guida di Nonsolococktails, “ma non si rendono conto che il mercato è in evoluzione. Il mondo del superalcolico si evolverà sempre di più in una direzione simile a quella del tabacco, con la segnalazione in etichetta dei rischi per la salute. I prodotti analcolici vengono incontro alle esigenze del bartender perché consentono con la loro varietà di coprire la proposta del bar ‘ten to ten’, quindi dall’aperitivo del mattino fino al digestivo dopo cena“.
RICETTE SENZA ALCOL
Golden Fizz
by Mattia Pastori – Nonsolococktails (Milano)
Ingredienti:
– 5 cl Lyre’s mandorla
– 10 cl aranciata SanPellegrino
– 2 cl succo di limone
– decorazione con fetta arancia
Miscelare direttamente in un calice e decorare con la fetta arancia
Aperitivo veneziano
by Mauro Varagnolo – Caffè Florian (Venezia)
Ingredienti:
– succo di 1/2 lime
– 50 cl succo di melograno di frutta bio
– top di Cortesino
Il Cortesino è un ginger rosso biologico senza coloranti né conservanti, dal gusto piacevolmente amaro. Il colore rosso veneziano è dato dal succo di carota nera