E siamo a tre. Dal prossimo 4 aprile infatti, Howard Schultz, fondatore e chairman di Starbucks, tra i colossi del food che stanno abbandonando la Russia, assumerà per la terza volta la carica di CEO, seppur ad interim.
Welcome back Howard
Dopo 13 anni di onorato servizio, di cui gli ultimi 5 da CEO, dal prossimo 4 aprile Kevin Johnson andrà in pensione, venendo appunto rimpiazzato da Schultz, che ha già ricoperto tale carica dal 1986 al 2000 e poi nuovamente dal 2008 al 2017.
L’era Johnson è stata sì quella della pandemia, ma che ha visto anche eccellenti risultati finanziari, come dimostra il +42% in borsa. E restando in tema di borsa, l’annuncio del ritorno di Howard Schultz, il cui stipendio simbolico ammonterà a 1$, ha fatto registrare un +5%, in borsa
Importante transizione
“Durante il mandato di Kevin Johnson – ha affermato in una nota Mollody Hobson, capo del board di advisor indipendenti del colosso – Starbucks ha scalato il mercato digitale sino a divenire leader del settore, con quasi 45 milioni di membri Starbucks Rewards negli Stati Uniti e in Cina“.
Sempre Hobson, “Mentre l’azienda affronta le conseguenze della pandemia e le problematiche di natura socio economica che incidono sulla vita di tutti i nostri stakeholder, Howard Schultz rafforzerà la cultura dell’azienda, sottolineando l’impegno dell’organizzazione a innovare e realizzare il nostro scopo principale“.
Come indicato in apertura, il ruolo di Schultz è ad interim, con la compagnia che conta di trovare un nuovo CEO entro il prossimo autunno.