Premiata a fine 2018 con l’attestazione ‘Biodiversity Friend’ della World Biodiversity Association, Ruffino è stata scelta dalla prestigiosa rivista britannica The Drink Business per l’assegnazione del Drinks Business Green Awards 2021 nella categoria wine, beer or cider.
Il premio (quest’anno alla dodicesima edizione) viene assegnato agli operatori del segmento beverage che adottano un approccio ecologico e sostenibile alla loro attività. Una scelta non più solo di nicchia, se si considera che, in base ai risultati della più recente survey EY Future Consumer Index, il 74% dei consumatori italiani afferma di prestare sempre più attenzione all’impatto ambientale di ciò che acquista, con un occhio di riguardo al cambiamento climatico (65%).
“Siamo molto orgogliosi di ricevere un premio – ha dichiarato Sandro Sartor, presidente di Ruffino – che è testimonianza della cura che mettiamo nel produrre il nostro vino e nel preservare l’ambiente in cui operiamo è riconosciuta a livello internazionale. Crediamo fermamente di essere i custodi della nostra terra, per questo guidiamo il cambiamento dando l’esempio nel nostro settore e ai nostri fornitori”.
La forza del bilancio di sostenibilità
“Il vincitore di quest’anno – specifica la motivazione del premio – è un’azienda che ha fatto grandi passi avanti nella gestione sostenibile della sua produzione di vino. Dal ridurre l’uso di energia e i rifiuti, al promuovere la biodiversità, Ruffino ha davvero impressionato i nostri giudici. Con un bilancio di sostenibilità completo, è stato chiaro a tutti come questa azienda italiana stia prendendo in modo estremamente serio il suo approccio all’ambiente, facendo molti cambiamenti nell’ultimo anno, in meglio e misurabili, dalla creazione di zone umide alla certificazione biologica”.
Una scelta entrata nel Dna dell’azienda vitivinicola toscana e “dichiarata” con un bilancio dedicato. “La ‘sostenibilità’ è un concetto prezioso – dichiarano da Ruffino – perché si basa sulla capacità di realizzare un sistema produttivo in grado di sapersi ripetere infinite volte, senza consumare o portare ad esaurimento i vari fattori produttivi che ne fanno parte. Un sistema capace di durare nel tempo, di rigenerarsi e che sappia ispirare tutte le nostre persone e i partner impegnati, come noi, a sostenere un ciclo economico e produttivo duraturo e circolare”.
L’approccio sostenibile si estende infatti oltre il vigneto: dalla scelta delle auto ibride alla gestione dei rifiuti, fino all’utilizzo di impianti fotovoltaici per la generazione di energia rinnovabile.
Bio integrale entro il 2025
Nel 2021 Ruffino ha ottenuto le certificazioni SNQPI per il 100% dei vigneti di proprietà e il processo di conversione al bio, attualmente completato a metà, porterà entro il 2025 ad una produzione integralmente biologica.
“Amiamo il nostro territorio – chiosa Maurizio Bogoni direttore delle Tenute Ruffino – questo processo di conversione biologica rappresenta il nostro impegno a voler salvaguardare questi luoghi unici in cui abbiamo la fortuna di operare. Pratichiamo una viticoltura di precisione che ci porta a gestire i diversi vigneti in base alle loro caratteristiche pedoclimatiche. Questo ci ha permesso di ridurre significativamente l’uso di erbicidi e pesticidi rendendo fondamentale il tempismo delle operazioni meccaniche della nostra squadra e il monitoraggio continuo dello stato di salute dei vigneti, al fine di prevenire fitopatologie”.