Diversity, inclusione, gender equality sono parole fortunatamente sempre più di uso comune nella ristorazione commerciale. E McDonald’s è senza dubbio tra i format più attivi in tal senso, come dimostra l’ultima iniziativa.
TRANING E TUTOR
Il colosso degli hamburger ha infatti siglato una partnership con l’organizzazione no profit Marcus Graham Project, come parte del proprio impegno per stimolare la presenza di minoranze nel campo del marketing e dei media. Nella fattispecie, McDonald’s ospiterà l’iCR8 Bootcamp 2022 dell’organizzazione, fornendo formazione e tutoraggio a 12 futuri manager, che lavoreranno alle campagne marketing della catena.
FORMAZIONE SUL CAMPO
Durante il bootcamp di undici settimane, i partecipanti opereranno come una sorta di agenzia pop-up, fornendo servizi di marketing e comunicazione per McDonald’s. I partecipanti avranno anche l’opportunità di effettuare colloqui per stage e ruoli entry-level con The Golin Group e Wieden + Kennedy, rispettivamente agenzia di pubbliche relazioni e creativa della catena
TEMPISMO PERFETTO?
La partnership con il Marcus Graham Project, la prima dell’organizzazione no profit con una catena di fast food, certifica l’impegno di McDonald nell’incrementare la rappresentanza delle minoranze nelle posizioni di marketing, e giunge giusto in tempo in quanto la catena si vede costretta ad affrontare una causa per presunta discriminazione nelle sue pratiche pubblicitarie.
PROBLEMA SERIO
“La drastica e storica sottorappresentazione di professionisti afroamericani nel settore del marketing sottolinea l’importanza di programmi di formazione come il nostro Bootcamp iCR8“, ha affermato Lincoln Stephens, co-fondatore e presidente del Marcus Graham Project, nel comunicato stampa.
Social washing o impegno serio? La verità sta sempre nel mezzo…