SumUp, la fintech che poco più di un anno fa ha acquisito Tiller, ha reso noti i risultati dell’Osservatorio Caffè e Ristoranti relativi al primo trimestre. Si è registrato un vero e proprio boom dei pagamenti digitali.
PAGAMENTI DIGITALI IN AUMENTO
I pubblici esercizi italiani hanno infatti registrato un incremento del valore medio transato dai pagamenti cashless del 101% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati mostrano quindi una crescita significativa anche rispetto al pre-pandemia, a ulteriore conferma dei cambiamenti radicali e permanenti portati dal Covid.
Altro dato interessante è che al bar e al ristorante è preferita la modalità contactless, scelta da 8 consumatori su 10 «Sarà difficile tornare indietro verso il contante ora che tanto i commercianti, quanto i consumatori hanno compreso e preferito la comodità del ‘senza contanti’ – sottolinea il growth marketing lead di SumUp, Umberto Zola –. La rivoluzione cashless continua dunque ad essere evidente soprattutto in questo settore, che negli ultimi due anni ha dovuto adeguarsi sempre più rapidamente alle nuove necessità, dai menù online ai pagamenti a distanza per i servizi di delivery».
E LA MANCIA?
Con l’aumento dei metodi di pagamento digitale e le crescenti limitazioni all’uso del contante, il futuro della mancia è un tema ancora non pienamente risolto. Sono infatti molte le strutture che rifiutano la ricezione di mance con carte di credito per via di complicazioni varie nella gestione a livello centralizzato.
Una soluzione al problema viene da TackPay, che ha sviluppato un sistema che prevede infatti l’invio, la ricezione e la gestione di mance in modo completamente digitale tramite QR code, garantendo libertà e trasparenza sia nel tipping individuale che in ottica di team.
A Milano, il primo locale ad attivare il barattolo delle mance digitale è stato The Brisket, che in pochi mesi dall’attivazione ha raccolto più di 500 euro di mance digitali che altrimenti sarebbero andate perse a danno dello staff.
“Il cliente oggi è abituato a pagare tutto con carta di credito e pretende semplicità, velocità e trasparenza in ogni componente del servizio, mance incluse. – racconta il titolare Lucas Duretti. – Eravamo abituati a rifiutare mance da carte di credito, ora invece offriamo un’esperienza semplice e innovativa! TackPay per noi è stata una rivoluzione win-win: serviamo il cliente al meglio e il personale è molto contento di poter accedere alle mance in modo trasparente”.
MANCE SOTTO CONTROLLO
“TackPay vuole diventare prodotto di riferimento per la mancia nel settore Ho.Re.Ca., – ci raconta in esclusiva il co-founder e CEO Matteo Trachida – con la volontà di integrarsi con sistemi e tecnologie già in uso nelle strutture. Vogliamo stabilire nuovi standard di trasparenza e welfare aziendale attraverso un sistema che alleggerisca le operazioni, che sia fair, trasparente e che quindi tuteli le mance dello staff da furti, ricatti e cattiva gestione. Stiamo lavorando molto sul prodotto “business”: vogliamo rendere la piattaforma dedicata a hotel e ristoranti il più performante possibile.“
L’ALGORITMO
“Abbiamo già rilasciato alcuni features che permettono al manager di gestire lo staff e di decidere come l’algoritmo andrà a dividere le mance, ma a breve offriremo ancora nuove configurazioni di gestione/divisione (tronc all’inglese per fare un esempio) per essere la migliore soluzione per la mancia anche a livello internazionale. L‘obiettivo più importante per noi è espanderci anche nei paesi con una forte tip culture dove la pratica del tipping cashless è già in voga e sta vedendo la nascita di aziende competitor molto forti. Al momento stiamo realizzando un’infrastruttura tecnologica su google cloud (nostro nuovo partner tecnologico) che possa offrire un’esperienza ancora più fluida e fruibile da ogni device: entro agosto ’22 TackPay sarà disponibile anche come app (al momento è una webapp) e sarà scaricabile dai principali stores.”