900 milioni di dollari raccolti, di cui 350 nell’ultimo round chiuso alcuni giorni fa, una valutazione di 3,5 miliardi di dollari, 130’000 famiglie servite in 22 città del New Jersey.
Basterebbero i numeri a descrivere il fenomeno Wonder, la startup che punta a ridefinire il concetto di food delivery e che ora punta ad espandersi in tutti gli Stati Uniti.
FOOD DELIVER? SÌ MA…
Wonder, infatti, mira ad eliminare le criticità attuali del food delivery, dai rider alle condizioni del cibo, portando il ristorante davanti a casa.
L’ecosistema creato di Wonder conta al momento 20 food truck, ognuno specializzato in un particolare tipo di cucina, dall’italiano al messicano, passando per il cinese e il giapponese. Una volta ricevuto l’ordine collocato su la app, il food truck in questione parte alla volta del domicilio del cliente, preparando e servendo così il cibo appena preparato.
PRO E CONTRO
Un sistema così concepito, come detto, spazza via in un solo colpo tutte le problematiche strettamente connesse al food delivery “classico”.
L’app non è disponibile nel nostro paese, quindi, non è stato possibile verificare i prezzi ma, considerata l’assenza di struttura, personale e tutti gli altri costi fissi legati alla ristorazione tradizionale, nonché delle commissioni di delivery, è plausibile un posizionamento di prezzo assolutamente concorrenziale.
Permane qualche dubbio sulla gestione, che appare alquanto complicata, e sulla scalabilità di un progetto decisamente “capital-intensive”.
Ma i fondi ci credono…come hanno creduto al food delivery e al quick commerce…
“Wonder è una reale opportunità non solo di cambiare completamente il modo in cui le persone mangiano, ma anche di creare un futuro migliore, rendendo accessibile il miglior cibo del mondo, in modo conveniente sostenibile”. Ha scritto il fondatore Marc Lore in un post su Linkedin.