Non esiste un’unica pasta, bensì ci sono le “paste”. Questo perché la versatilità di questo ingrediente lo rende perfetto per il menu delle feste o per un pranzo veloce. Ed è basato proprio sulla pasta come proposta principale il successo della catena miscusi.
Con 12 ristoranti nel nord Italia e due a Londra, miscusi è uno dei progetti imprenditoriali italiani più brillanti degli ultimi anni.
Basato sull’idea di proporre un modello diverso di ristorazione, il menu si definisce “Good for you, good for the planet” e ha, appunto, nella pasta il suo piatto principale.
COLTIVATORI AL LAVORO PER UN PROGETTO UNICO
Oltre alla classica pasta di grano duro, da alcune settimane i clienti di miscusi possono scegliere anche tra varietà preparate con farine speciali, sviluppate appositamente da MartinoRossi e prodotte interamente in Italia in filiera controllata.
“Abbiamo iniziato a collaborare più di un anno fa – racconta Stefano Rossi, amministratore delegato di MartinoRossi – mettendo a disposizione tutto il nostro know-how scientifico e la nostra esperienza nella coltivazione e nella trasformazione. Non volevamo limitarci semplicemente a fornire le nostre farine, ma creare qualcosa di nuovo”.
Per questo progetto MartiniRossi ha identificato tre zone diverse per clima e caratteristiche del terreno, all’interno dei 15 mila ettari di filiera di proprietà dell’azienda. Toscana, Umbria e Lombardia le regioni da cui provengono ceci, piselli, lenticchie rosse, mais e sorgo. Con i legumi, poi, è stata messa a punto una miscela speciale realizzata in esclusiva per miscusi.
“Il progetto – spiega Rossi – beneficia dell’impegno e delle competenze di tutti: dall’agricoltore a noi fino a chi prepara la pasta e la cucina. Tutti uniti per garantire la qualità e la tracciabilità di quello che viene servito ai clienti dei ristoranti. Per assicurare la massima trasparenza abbiamo adottato un sistema di tracciabilità sperimentale su blockchain con cui misuriamo anche l’impatto generale delle coltivazioni e del trasporto delle materie prime”.
GLUTEN FREE, NO OGM E NIENTE ALLERGENI PER LE NUOVE PASTE
Le materie prime studiate per miscusi, come tutta la produzione MartinoRossi, si caratterizzano per il fatto di essere senza glutine, allergeni e ogm, oltre che termotrattate e prodotte con metodi agricoli sostenibili che consentono di risparmiare acqua e limitare al minimo l’utilizzo di fitosanitari.
“Sostenibilità e innovazione – commenta Albertomaria Franzoni, responsabile progetto filiera miscusi – sono nel nostro dna e volevamo concretizzarle ancor di più nella specialità che ci caratterizza maggiormente: la pasta. Seguendo un approccio scientifico al tema, abbiamo compreso che tracciabilità, agricoltura rigenerativa e utilizzo di varietà di grano e terroir diversi sono la chiave per garantire un prodotto buono e al tempo stesso rispettoso dell’ambiente. In MartinoRossi abbiamo trovato il partner che ci ha consentito di raggiungere questo obiettivo, grazie alle competenze, al controllo capillare di tutta la filiera e alla capacità di adattarsi alle nostre esigenze. E poi, poter stringere la mano a ciascun agricoltore il cui raccolto diventa l’ingrediente principale della nostra pasta ci riempie di orgoglio. E piace sempre di più anche ai nostri clienti”.