“700 dark kitchen entro il 2025. Era questo l’annuncio fatto, non più di un anno fa, da Wendy’s parlando dei propri progetti di espansione. Cifra che è stata drasticamente ridotta.
NIENTE ESPANSIONE
Tra 100 e 150 è la stima rivista per le nuove aperture “delivery only” della catena americana in collaborazione con Reef Technology, annunciata dal CEO Todd Peneger nella earning call del Q2.
Le ragioni principali sono da ricercarsi principalmente nelle scarse performance delle unità registratesi negli USA, che hanno spinto il format e ricalibrare le proprie mire espansionistiche concentrandosi sulle grandi aree urbane a elevata densità degli Stati Uniti, accantonando momentaneamente l’espansione in altri paesi per quanto concerne le dark kitchen, come dichiarato da Penegor.
“Negli Stati Uniti, continueremo a testare e a registrare le performance delle unità aperte con Reef, focalizzandoci maggiormente in mercati potenzialmente appetibili grazie all’elevata densità”.
La nuova strategia ha già portato alla chiusura di 5 unità mobili.
DIFFERENTE VISIONE
Tra le righe dell’articolo pubblicato al riguardo da RestaurantDive, potrebbero comunque leggersi una serie di attriti tra Wendy’s e Reef.
Quest’ultima infatti, ha nelle dark kitchen multi-brand il proprio core business, una filosofia in perfetta antitesi con quella di un format del calibro di Wendy’s, mal disposta giustamente a condividere i propri spazi con altri brand, sia reali che virtuali.
“Mentre REEF continua a concentrarsi sulla crescita, ci impegniamo ad aumentare la produttività e l’efficienza fornendo più marchi da ogni cucina nel nostro ecosistema: quando abbiamo implementato il nostro modello multi-marca, abbiamo visto raddoppiare le vendite medie per unità nell’ultimo anno“, ha affermato un portavoce di Reef.
Certamente è presto per trarre conclusioni, ma…