Ha aperto i battenti la scorsa settimana a Milano, in City Life, un nuovo format di ristorazione focalizzato sul trend salutare e con un nome e un senso profondamente italiani, anzi mediterranei. Il nome di questo brand è proprio Mediterranea, come la dieta patrimonio Unesco.
LA DIETA MEDITERRANEA ISPIRATA AL FINE DINING
La proposta si basa sulla dieta mediterranea declinata in una formula nuova e accattivante che si ispira al fine dining, con l’utilizzo di ingredienti ripresi dalla tradizione e con proposte a prezzo accessibile: vellutate tra gli 8 e i 12,5 euro, bowls tra i 9 e 12,5 euro, hummus a 3 euro, burger vegano a 12,5 euro.
L’idea del progetto è il frutto di un incontro tra tre professionisti di diverso profilo. Il primo, Marcello Forti, è il fondatore di Fedegroup, leader nazionale della ristorazione d’hotel, che poi ha ceduto a un fondo di investimento (Quadrivio) continuando però a operare nel mondo del food. Il secondo, Gianpaolo Nappi, è un esperto di healthspan – inteso come benessere a 360° della persona – e ha consolidato la propria esperienza nel marketing, lavorando in aziende del lusso e della cosmesi. Negli anni si è concentrato sulla nutriceutica, commercializzando brevetti legati alla longevità attraverso l’azienda di cui è co-fondatore. Il terzo, Andrea Pignata, è operation manager del progetto e ha ricoperto vari ruoli all’interno delle operation di catene di successo, ad esempio è stato retail manager di Poke House.
LA GENESI, SECONDO FORTI
“Da molti anni, almeno 15, cercavo di realizzare un progetto di healthy food che andasse verso un cibo sano ma al tempo stesso colorato, divertente, piacevole” ci racconta Marcello Forti. Nel suo background compaiono diversi format innovativi e vicini a quest’ambito, tra cui l’Insalateria all’interno del Rosa Grand Hotel di piazza Fontana (oggi Rosa Grand Milano – Starhotels Collezione) che, ricorda lui stesso: “Più che insalate, erano bowls, Di fatto, al Rosa, avevamo creato il pokè d’Italia ed eravamo in grado di attrarre duecento persone ogni giorno”.
Con Mediterranea invece si punta alla tradizione della nostra cucina sana per antonomasia, tanto da essere studiata da un biologo e fisiologo di fama internazionale come Ancel Keys – colui che coniò la definizione “dieta mediterranea” – e al tempo stesso a oltrepassare le frontiere italiane per disegnare un menu che spazia dalla costa orientale del grande mare (con l’hummus) al nord Africa (con il cous cous) fino alla parte più settentrionale. “Non sarà necessariamente vegetariano, qualche proposta di carne e di pesce verrà inserita ma con forti attenzioni verso l’origine del prodotto, che deve essere molto vicina all’Italia” precisa Forti.
CLUB DEAL
Oltre a Nappi e Pignata, sono entrati diversi altri investitori attraverso un club deal che supporterà la crescita del brand Mediterranea. “Quello di City Life è il primo locale e presto ne seguirà un secondo. Siamo ancora indecisi se aprirlo in zona Brera o in Magenta” precisa Forti.
Il progetto è stato sviluppato, come contractor, dalla Ap Design di Alberto Pescali. Il modello di business di Mediterranea prevede il ricorso al delivery e formule diverse di offerta tra pranzo e cena, con quest’ultimo momento caratterizzato da una logica di servizio più qualificato e accurato. Ci sarà inoltre la healthy hour, una sorta di happy hour con tapas e aperitivi made in Italy più sani e meno alcolici.