I punti vendita “off-premise only”, un altro modo di chiamare le dark kitchen, sembrano essere sempre più parte integrante della strategia di sviluppo dei format. Ne è un esempio Wendy’s, che seppur con qualche difficoltà, sta aprendo diversi punti vendita dedicati solo a delivery e asporto, così come Panera Bread, che ha lanciato diversi mesi fa il primo ristorante “full digital”.
Alla lista si aggiunge Jack In The Box, che pochi giorni fa ha inaugurato il suo prototipo di ristorante “off-premise only”.
UN NUOVO PROTOTIPO
Come riportato da RestaurantDive, il format ha aperto in Oklahoma un nuovo punto vendita di oltre 400 metri quadrati, con una doppia corsia drive-thru, un’area apposita per l’asporto, e una finestra dedicata al ritiro per gli ordini in delivery.
Tale prototipo fa parte della strategia di crescita dell’azienda di crescere tramite il franchising, riavviato nel 2021 e recentemente migliorato con un tasso di royalty scontato per i nuovi operatori multi-unità.
MENO CAPEX, PIÙ FRANCHISING
Nella nota stampa, si evince come il format intenda appunto promuovere e stimolare l’affiliazione proponendo un modello più efficiente dal punto di vista economico e finanziario.
Il nuovo prototipo prevede un capex ridotto di circa il 20% e potrà essere adattato anche per aperture all’interno di mini-market e centri commerciali.
BRAND PIÙ ATTRAENTE
“Grazie ai vantaggi derivati da una maggiore efficienza nel drive-thru e dalle operazioni semplificate, questo nuovo modello rende l’opportunità di franchising Jack in the Box più attraente sia per i clienti che per i franchisee“, ha affermato Tim Linderman, capo franchising e responsabile dello sviluppo aziendale di Jack in the Box in il comunicato stampa.