Cocktail low e no alcool, grande ritorno dell’aperitivo, degustazioni di spirits e maggiore attenzione al servizio. Sono alcune tendenze che governeranno il panorama del bere miscelato in Italia nel 2023 secondo Mattia Pastori, Mixology expert e founder di Nonsolococktails.
LOW ALCOOL ALLA RIBALTA
Pastori è partito dall’osservazione della scena internazionale.
“Bere in maniera più consapevole sembra ormai un must, in particolare per le nuove generazioni attente a uno stile di vita salutare e al benessere – spiega –. La richiesta del cliente si sposta quindi verso cocktail a bassa gradazione o alcool free, ma senza rinunciare a originalità e gusto. Questo rappresenta una grande sfida per i bartender, che svilupperanno nuove tecniche e lavoreranno sull’ingredientistica per dare vita a nuove creazioni e restituire dignità a queste proposte sul menu. Tante anche le nuove bevande sviluppate in questa direzione, prive di alcol, ma in grado di replicare gusto e sapori dei distillati, in particolare del gin che continua a guidare il mercato degli spirits”.
RINASCE L’APERITIVO
Tra gli altri trend, come sottolinea Pastori, c’è il grande ritorno dell’aperitivo: “Nascono nuovi vermouth, nuovi bitter e nuovi gin profumati. Tutti ingredienti perfetti per donare una linfa rinnovata al rito dell’aperitivo nella sua accezione più ampia, sia diurna che serale. Nel 2023 questo momento della giornata rivestirà un ruolo centrale, grazie alla sua dimensione conviviale sempre più ricercata dai clienti e anche grazie alla brezza di novità a tema mixology dedicate a questo intramontabile rituale che arriveranno sulle drink list”.
DEGUSTAZIONI DI SPIRITS
Pastori sottolinea che “non si berrà più solo un cocktail, ma tanti piccoli assaggi tematici. Infatti, la passione per un particolare tipo di distillato o cocktail si tradurrà nei cocktail bar in una proposta di vere e proprie verticali dedicate allo spirits o drink preferito. Questo porterà un’interessante novità rispetto alle classiche modalità di degustazione di un drink con l’obiettivo di stimolare una sempre maggiore curiosità nell’ospite, accompagnandolo ad approfondire con proposte diverse dal solito la passione per il mondo della miscelazione e degli spirits”.
E, a proposito di distillati, secondo la rivista specializzata The Spirits Business, il 2023 vedrà un ritorno dei marchi consolidati, complice il caro vita, e una crescita dei distillati messicani alternativi, come il Sotol, del whisky, della vodka aromatizzata e del distillato giapponese Shochu.
SERVIZIO, FATTORE DECISIVO
Tornando ai trend previsti da Pastori, i barman presteranno un’attenzione sempre più spiccata al servizio del cocktail e al suo disegno artistico: “Decorazione, profumo, scelta degli ingredienti saranno grandi protagonisti, creando una vera lente di ingrandimento sul drink. Questo porterà a diverse modifiche sul servizio in sala, come, per esempio, una minore centralità del bancone e quindi dell’osservazione del momento di preparazione del cocktail, che si tradurrà nei casi più estremi in una totale assenza di quello che per anni è stato il palcoscenico dei barman. I bartender saranno più focalizzati sul lavoro dietro le quinte con un’attenzione molto forte sulla fase di preparazione e presentazione del cocktail”.