Tosca – L’arte del gusto ha siglato una partnership con quattro consorzi toscani per garantire l’autenticità dell’origine dei prodotti utilizzati nelle sue cucine. L’intesa prevede che gli approvvigionamenti delle materie prime (prosciutto crudo, pecorino, finocchiona e olio) vengano fatti esclusivamente da produttori aderenti ai diversi consorzi. Ad aderire sono stati i consorzi di tutela del Prosciutto Toscano DOP, del Pecorino Toscano DOP, della Finocchiona IGP e dell’Olio Toscano IGP.
L’accordo potrà essere sottoposto a controlli campione lungo tutta la filiera per garantire l’autenticità dell’offerta e della comunicazione della stessa verso i consumatori. Tosca si impegna infatti a trasferire ai clienti il valore delle eccellenze alimentari selezionate attraverso la comunicazione dei consorzi sul menu e altro materiale di divulgazione, contribuendo così alla conoscenza da parte di un pubblico sempre più allargato, attraverso lo sviluppo della rete di punti vendita prevista in Italia e all’estero.
Nel corso dell’anno, infatti, è prevista la prima apertura a Londra, e la collaborazione con le principali piattaforme di delivery della capitale britannica, per il format creato da Pietro Nicastro, già ideatore con Monica Fantoni del brand Löwengrube.
Focus sui centri commerciali
L’annuncio della partnership arriva a poco più di due mesi dall’ingresso nel capitale di Tosca da parte del Gruppo Miroglio, realtà piemontese operativa nella filiera della moda femminile e del retail, con una rete che conta oltre 900 punti vendita monomarca (per 9 brand tra cui Elena Mirò, Motivi, Oltre e Fiorella Rubino), di cui 450 all’interno di centri commerciali in tutta Italia. Miroglio ha infatti acquisito il 5% delle quote societarie, con l’obiettivo di sostenere e accompagnare la crescita e lo sviluppo internazionale di Tosca, focalizzandone la presenza nel canale dei centri commerciali. La proposta di Tosca si basa sulla schiacciata tipica toscana, farcita con salumi e formaggi, e su altri piatti della tradizione regionale come cecina, inzimino, lampredotto e trippa alla fiorentina.
L’idea di Nicastro
A oggi, Tosca – L’arte del gusto è presente solo a Lastra a Signa, ma la società è al lavoro per replicare il format e intanto sono in corso i contatti per coinvolgere nell’operazione altri consorzi di tutela, ampliando ulteriormente il patrimonio gastronomico del menu. “Sono cresciuto a Lastra a Signa e nel palazzetto dello sport, dove ho praticato anni di pugilato, un luogo che reputo fondamentale per la mia crescita e per i risultati che sto ottenendo nella ristorazione. Tosca è un’idea che rende omaggio a questo vissuto e sono contento che una prospettiva di espansione nazionale e internazionale possa dare anche un piccolo contributo a far conoscere le abitudini alimentari e la qualità di questo territorio”, ha dichiarato in una nota il fondatore, Pietro Nicastro.