Ha aperto a Milano Pane, prosciutto & mozzarella, il nuovo format del Gruppo Ciro Amodio, brand leader in Campania per la produzione di latticini e salumi dal 1825 che ha chiuso il 2022 con un fatturato di circa 50 milioni di euro. Per la prima volta la storica insegna napoletana approda nel capoluogo lombardo e lo fa con un format focalizzato sui prodotti che da sempre rappresentano la più amata e classica merenda italiana.
A due passi dal Duomo, il nuovo locale nasce per offrire una proposta di street food all’italiana, “semplice, sana e genuina”. Il locale di 70 mq rievoca le botteghe di una volta, quelle con i bei prosciutti appesi, i formaggi in bella vista, il profumo del pane appena sfornato. “Il nostro punto vendita in via Spadari – spiega il CEO Fausto Amodio – vuole essere un indirizzo di riferimento per quanti desiderano riassaporare la merenda all’italiana, quella sana e genuina che eravamo soliti consumare anche da bambini e che ancora oggi continua a piacere ad intere generazioni”.
IL LOGO STORICO E IL FORMAT
Ad accompagnare il progetto c’è il logo storico – la mucchetta che ride – sintesi della storia e della filosofia aziendale da cinque generazioni. Il menu è un omaggio alla napoletaneità del brand.
Il locale – progettato da Costa Group – si sviluppa su due livelli: una grande vetrina fronte strada introduce al mondo Ciro Amodio che rievoca le drogherie di una volta con tutto in bella mostra: pani di ogni forma, salumi artigianali e formaggi tra le migliori eccellenze italiane, la classica affettatrice rossa, le foto d’epoca dell’azienda e di icone e miti di Napoli.
Sugli scaffali trovano spazio gli extra vergine di oliva, i vini Ciro Amodio Falanghina e Campi taurasini, i tipici taralli napoletani ‘nzogna e pepe, le sfogliatelle frolle e ricce e il babà napoletano. Il piano superiore è pensato per chi desidera accomodarsi e mangiare sul posto, con una manciata di tavoli in legno, poltroncine e un lungo bancone snack con sgabelli per un totale di 20 coperti dove poter assaporare taglieri, mozzarella al piatto e panini. Sarà dunque un format da replicare? Fausto Amodio è prudente, perché prima si deve osservare l’andamento del primo locale, ma conferma a Food Service che l’obiettivo quello.
Amodio, avete lanciato un nuovo format del fuori casa, è il primo per il vostro gruppo?
Esatto. Pane Prosciutto & Mozzarella è il primo format con il quale il Gruppo Ciro Amodio si propone “fuori casa” ovvero fuori dai confini della nostra regione la Campania dove da generazioni – con i nostri oltre 60 punti vendita – portiamo avanti un’impresa basata su principi di qualità, prossimità e soddisfazione del cliente. A inizio gennaio siamo approdati a pochi passi dal Duomo di Milano con l’idea di proporre al pubblico meneghino l’autentica e genuina merenda italiana, preparata con una selezione delle migliori eccellenze a marchio Ciro Amodio oltre che un ventaglio di prelibatezze sia campane che nazionali.
Perché avete scelto di aprire a Milano e non in Campania, dove avete già una forte presenza di negozi?
Volevamo uscire dalla nostra comfort zone e Milano rappresenta un importante banco di prova. È una città cosmopolita, sempre in fermento, dove non tardano mai ad arrivare le ultime tendenze riguardanti la gastronomia. Anche la scelta del luogo non è un caso: abbiamo aperto in Via Spadari, conosciuta come “la via del gusto”, certi di rivolgerci ad un pubblico di buongustai, avvezzi alla scelta di prodotti selezionati e di alta qualità, proprio come quelli che ogni giorno riempiono le nostre vetrine.
Quali sono gli obiettivi del nuovo format? Avete in previsione l’apertura di altri punti? Con quali tempistiche e su quali territori?
Al momento è ancora presto per programmare nuove aperture, ma non escludiamo che il modello possa essere replicato in altre città di Italia, perché no anche in Campania. Con Pane, Prosciutto & Mozzarella ci proponiamo di rispondere ad una clientela che ha sempre più spesso l’esigenza di consumare un pasto veloce, ma che non vuole rinunciare al gusto artigianale con panini, taglieri, cuzzetielli.
Quali obiettivi avete per il 2023?
Al momento siamo focalizzati sul mantenimento qualitativo: l’obiettivo è capire come procede l’andamento del nostro punto vendita “pilota”. Siamo concentrati sul valutare i punti di forza e, al contempo, siamo pronti ad intervenire sugli aspetti che pensiamo possano essere migliorati.
Partendo dalla produzione avete risalito la filiera attraverso la rete commerciale e ora arrivate al fuori casa. Ci racconta questo percorso?
La nostra storia comincia nel 1825 in una piccola latteria a conduzione familiare immersa nel cuore del Parco Regionale dei Monti Lattari. Discendiamo da generazioni di artigiani, produttori di latticini e salumi, per questo siamo abituati a curare personalmente e scrupolosamente tutti gli aspetti della filiera produttiva: la nostra mission consiste da sempre non solo nell’offrire una scelta ampia ed eterogenea di prodotti ai nostri clienti, ma soprattutto nell’assicurare loro prodotti controllati e certificati, freschi e di alta qualità ogni giorno. Oggi che Ciro Amodio è un brand consolidato e riconosciuto in tutta la Campania abbiamo voluto metterci nuovamente alla prova: siamo arrivati a Milano con Pane, Prosciutto & Mozzarella con l’intento di creare una rete di vendita diretta capace di mantenere gli stessi standard qualitativi anche per un consumo “fuori casa”.
È più faticoso fare qualità nella produzione o mantenere la qualità del servizio che richiede un format come questo?
Entrambi! Sicuramente oggi la sfida è mantenere e garantire anche la qualità del servizio del nuovo format.
Qual è il vantaggio nell’avere sotto controllo la filiera dalla produzione al consumatore?
Riuscire ad avere sotto controllo tutte le fasi di produzione – dalla trasformazione alla distribuzione – ci permette di seguire il percorso delle materie prime e ci consente di garantire tracciabilità e trasparenza.
Oltre ai vostri prodotti, quali altri prodotti di riferimento avete nel negozio?
Tra i prodotti a marchio Ciro Amodio ci sono i cacetti affumicati, la scamorza, il Fiordilatte, la provola “lavorazione” Agerola e le ciliegine di mozzarella di latte di bufala. Ma anche il pane lavorato con lievito madre dai nostri maestri panificatori, a cominciare dal pane cafone tipico della cucina napoletana. A questi prodotti si affiancano altre tipicità campane e nazionali come i Provoloncini Surriento e il Provolone del Monaco, il parmigiano Reggiano Gran riserva 30 mesi, il crudo di Parma Dop e dal San Daniele Dop.
Avete in previsione lo sviluppo di partnership strategiche?
È un elemento che non escludiamo, ma è presto per dirlo. Al momento ci troviamo ancora in un periodo di analisi.
Qual è stato l’investimento per l’avvio del format e quali tempi prevedete per il break even?
Sicuramente si tratta di un investimento impegnativo, siamo sui 200 mila euro. Il nostro obiettivo è raggiungere il break-even point entro i 6 mesi.