Sdoganata, almeno oltreoceano, la robotizzazione, il prossimo futuro per la ristorazione si chiama intelligenza artificiale. Come riportato da RestaurantDive in un publiredazionale di Fourth, infatti anche la tecnologia che riempie da mesi i mass media può essere sfruttata dagli operatori della ristorazione.
Migliori previsioni
Il primo, e forse più ovvio, campo di applicazione è quello delle previsioni. Sia le grandi catene che i piccoli ristoranti, registrano e analizzano istantaneamente migliaia di fonti di dati su vendite, tendenze anno dopo anno, eventi locali e nazionali, meteo e altro ancora per fornire informazioni accurate sulle operazioni e sulle richieste degli ospiti.
In tal senso, L’intelligenza artificiale può aiutare a rispondere alle domande: come posso prevedere meglio la domanda e il personale di conseguenza? Come posso monitorare con precisione i miei livelli di inventario? E le risposte a queste domande sono generate dalle previsioni basate sui dati. I dati sono alla base di come è possibile attrarre e trattenere i talenti, ottimizzare gli inventari e la forza lavoro e raggiungere la redditività.
I dati giusti
L’articolo poi sposta il focus sui dati, che possono essere considerati “il nutrimento” di qualsiasi sistema basato sull’intelligenza artificiale. Viene evidenziato come un primo investimento in tecnologia, per poter appunto “catturare” e analizzare i dati corretti sia assolutamente imprescindibile nel contesto competitivo attuale. L’articolo si riferisce ovviamente al mercato a stelle e strisce ma è uno spunto assolutamente non trascurabile anche per gli operatori del nostro paese. In tal senso, le soluzioni tecnologiche offerte da Fourth (che non opera in Italia) sembrano molto interessanti.