Autogrill, leader nella ristorazione per chi viaggia, e Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, hanno siglato un accordo della durata di un anno per la realizzazione di progetti e iniziative comuni in ambito di economia circolare e mobilità sostenibile. L’obiettivo è quello di intensificare, per entrambe le imprese, lo sviluppo di soluzioni sostenibili nel campo dell’energia, della gestione dell’acqua e dei rifiuti, nel riciclo della plastica e nella lotta allo spreco alimentare.
L’intesa, che soddisfa gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda ONU 2030, prevede un piano graduale di azioni ambientali nei circa 390 punti di ristorazione di Autogrill presenti sul territorio nazionale, oltre ad attività di informazione e comunicazione congiunte rivolte sia ai dipendenti sia ai clienti di Autogrill. Un panel di attività ad ampio respiro se si considera che, solo nel 2022, l’azienda, nella propria rete di strutture dislocate sulla rete autostradale e in città, stazioni e aeroporti dell’intero territorio italiano, ha servito milioni di clienti.
Biocarburante da oli esausti: il futuro della transazione energetica
Il primo progetto in fase di implementazione prevede la raccolta di più di 100 tonnellate di oli vegetali esausti prodotti in oltre 70 punti di ristorazione di Autogrill. Nel dettaglio, si intendono quelli che rimangono al termine delle preparazioni alimentari, ad esempio gli oli di frittura o quelli utilizzati per conservare gli alimenti, i quali saranno recuperati e trasformati in biocarburante per favorire la mobilità sostenibile. Una volta pretrattati, infatti, gli oli saranno convogliati per essere poi trasformati alla bioraffineria di Venezia a Porto Marghera, grazie alla partnership del Gruppo Hera con Eni.
Con questa iniziativa, Gruppo Hera porta in una nuova realtà il proprio progetto HOVE (Hera Oli Vegetali Esausti) dedicato all’economia circolare e volto al recupero degli oli di scarto di cucina, frutto sia delle raccolte urbane nei territori dove il Gruppo svolge il servizio di igiene urbana, sia delle partnership con grandi gruppi della ristorazione o altre realtà come gli Aeroporti di Bologna e Roma. Dalla raccolta al trattamento, fino alla bioraffinazione, quella di Hera è una filiera che è tracciata e certificata come sostenibile da un ente terzo e che include la rendicontazione puntuale ai partner di alcuni indicatori-chiave ambientali.
Oltre alla protezione ambientale (gli oli vegetali esausti se non gestiti correttamente possono essere molto pericolosi per l’ambiente), l’attività costituisce un tassello della transizione energetica a cui il pianeta è chiamato a partecipare. Il biocarburante, infatti, abbatte sensibilmente le emissioni di anidride carbonica rispetto ai processi di produzione del gasolio tradizionale, senza necessità di modifiche al motore o agli impianti di distribuzione e dunque può accompagnare la progressiva elettrificazione del trasporto leggero, oltre a essere un’immediata soluzione per i segmenti non facilmente elettrificabili come, ad esempio, il trasporto pesante, marittimo e aereo. Nel segno della circolarità, una parte del biocarburante prodotto nella bioraffineria Eni a Porto Marghera ritorna al Gruppo Hera, che vi alimenta una parte della flotta dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti urbani. Complessivamente, solo nel 2022 il biocarburante così prodotto ha consentito di evitare l’emissione di circa 4.900 tonnellate di CO2: dal punto di vista ambientale, l’equivalente dell’anidride carbonica assorbita in un anno da oltre 58.000 alberi.
Dalla riduzione degli sprechi alimentari alla plastica rigenerata
In questo contesto, la sostenibilità non può che essere un obiettivo comune per Autogrill e Hera, le quali uniranno le forze in ottica di ricerca e sviluppo. Si partirà infatti dallo studio dei dati inerenti alla produzione di rifiuti di Autogrill per valutare soluzioni ottimali di valorizzazione degli scarti da un punto di vista ambientale ed economico in ottica di economia circolare, anche con progetti di lotta allo spreco alimentare e di riutilizzo delle eccedenze a fini solidali. In particolare, il rifiuto organico prodotto in alcuni punti di ristorazione potrà essere utilizzato per la produzione di biometano e compost negli impianti del Gruppo Hera.
Il Gruppo Hera metterà a disposizione di Autogrill progetti di prevenzione e di efficientamento della gestione dei rifiuti, dalla fase di raccolta a quella di trattamento. Saranno, inoltre, pianificate azioni e iniziative per il riciclo della plastica e individuati materiali alternativi coniugando la sicurezza alimentare con il minor impatto ambientale possibile e le performance ambientali più idonee. Iniziative di informazione e comunicazione ambientale, sviluppate in co-branding, dirette al personale interno e ai clienti di Autogrill, contribuiranno poi alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale, nonché alla prevenzione e corretta gestione dei rifiuti.
Il commento delle due società
“Questa intesa con Autogrill è un ulteriore esempio di come il Gruppo Hera possa rappresentare un partner strategico per il tessuto industriale del nostro paese, oltre che per le istituzioni, nella transizione verso un’economia circolare, un nuovo paradigma di sviluppo dove la materia rimane in vita il più a lungo possibile generando simultaneamente benefici economici, ambientali e sociali – dichiara Orazio Iacono, ad del Gruppo Hera -. Attraverso progetti di circolarità come quelli che caratterizzano l’accordo siglato con Autogrill, vogliamo essere sempre più a fianco delle aziende nella riduzione e riciclo degli scarti”.
“L’integrazione della sostenibilità nelle proprie attività di business è per Autogrill un obiettivo prioritario – commenta Massimiliano Santoro, CEO Italy di Autogrill -. In questa direzione, la collaborazione con il Gruppo Hera valorizza i progetti di economia circolare in grado di generare valore, coniugando insieme innovazione e sostenibilità. Il riciclo dei materiali utilizzati nei nostri punti vendita, ad esempio, rappresenta un’opportunità per creare e sostenere un’industria del recupero efficiente che contribuisca al benessere della comunità”.