Piena automazione dei ristoranti nel giro di un lustro. È quanto annunciato nei giorni scorsi da Sweetgreen, format americano specializzato in insalata e bowl. Durante un incontro con gli investitori, il CEO Jonathan Neman ha dichiarato infatti che, nel giro di cinque anni, tutti i punti vendita della catena saranno completamente automatizzati col sistema Infinite Kitchen, sviluppato in house dal format stesso anche per contrastare la crisi di manodopera ed esentare i lavoratori dalle operazioni più di routine e/o rischiose.
Operazioni di mezzo
Dopo il test delle scorse settimane presso un ristorante in Illinois, il sistema è quindi pronto ad essere impiegato su larga scala. The Infinite Kitchen non automatizza la preparazione o l’assemblaggio finale delle insalate, lasciando l’inizio e la fine della produzione nelle mani degli operatori. Il sistema distribuisce gli ingredienti dell’insalata in una ciotola, con i lavoratori che aggiungono i condimenti finali, come annunciato dal format al momento del lancio.
Focus iniziale
Il dispiego del nuovo sistema avverrà gradualmente, con un focus iniziale sulle nuove aperture, come dichiarato dal CEO Jonathan Neman. “Inizialmente il nostro focus sarà sui nuovi ristoranti, considerando il grande dispiego di capitali che richiederebbero le operazioni di ammodernamento dei vecchi locali. Presto testeremo comunque un retrofit per capire come finzione. Ma uno dei vantaggi di Sweetgreen è che noi guardiamo sempre avanti, non indietro”.
Secondo un analista interpellato da RestaurantDive, in virtù di tale ambiziosi progetto, il format dovrebbe raggiungere un EBITDA positivo entro l’anno prossimo, con un aumento della marginalità del 20%.