Circa 50 anni fa, il fondatore di McDonald’s Ray Kroc, durante un’intervista, sottolineava per la prima volta l’importanza del brand nel campo della ristorazione commerciale. Ora certamente i tempi sono cambiati, ma non la rilevanza del marketing, come dettagliatamente esposto in un articolo pubblicato su Nation’s Restaurant Network alcuni giorni fa. Il pezzo si apre con una dichiarazione dell’ex CEO di Domino’s Patrick Doyle, che ha definito il brand come “Una tech company che vende pizza”.
In scia a tale dichiarazione, ci si chiede se vi siano brand della ristorazione commerciale Made in USA che stiano iniziando ad operare più come agenzie di marketing che come catene di ristorazione. Una domanda dettata da un mercato sempre più competitivo, una “creator economy” dove i più giovani desiderano e si aspettano più opportunità di interazione e collaborazione. E dove alcuni brand hanno iniziato a rispondere all’appello.
Le rockstar del marketing
Viene poi citato un articolo del Rolling Stone Magazine dal titolo “The 20 Marketing Leaders Shaping the Creator Economy”, che presenta 3 manager della ristorazione commerciale americana la cui impronta sul marketing delle rispettive aziende sta trasformando e innovando l’intero settore della ristorazione Made in USA.
Il primo è Tariq Hassan, Chief marketing and customer experience officer di McDonald’s, che sta “reinventando il marchio di fast food più iconico del mondo collaborando con miliardi di fan di McDonald’s in tutto il mondo. Sta permettendo ai creatori di remixare gli artefatti del marchio e collaborando con artisti e stilisti per mettere il marchio al centro della cultura”. C’è poi Sean Tresvant, attuale Chief brand globale e responsabile strategico di Taco Bell e CEO entrante. Rolling Stone ha notato come “mantiene Taco Bell rilevante e popolare, connettendosi con la Gen Z e la fedele base di fan della catena in modi autentici e irriverenti. Collaborando con i creatori giusti, le iniziative di marketing di Taco Bell hanno ottenuto risultati fenomenali, come la campagna Doja Cat e Mexican Pizza”. Infine Chris Brandt, Chief brand e marketing officer di Chipotle, è stato riconosciuto da Rolling Stone per aver intercettato “creatori virali per componenti vitali delle campagne di marketing di Chipotle. Concentrandosi sulla costruzione di relazioni dirette con i creatori, Brandt trova opportunità nel caos del remix degli ordini, rendendoli una parte essenziale degli hack del menu del ristorante”.