Un primo semestre 2023 molto positivo per MARR, tra le principali aziende in Italia nella commercializzazione e distribuzione al Foodservice di prodotti alimentari e non food. Il Consiglio di amministrazione della società del Gruppo Cremonini ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023.
I risultati consolidati
I primi sei mesi dell’anno in corso si sono chiusi con ricavi totali consolidati a oltre 1 miliardo di euro, più esattamente 1.003,2 milioni di euro, in crescita rispetto agli 874,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. È stato confermato il miglioramento della redditività operativa con il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del primo semestre 2023 pari a 53,4 milioni di euro rispetto ai 35 milioni del 2022 e ai 56,3 milioni ante pandemia del 2019. L’EBIT di periodo è di 34,7 milioni di euro e si confronta con i 18,3 milioni del primo semestre 2022 e i 42 milioni di euro nel primo semestre 2019.
Alla fine dei primi sei mesi del 2023 l’utile netto, che risente di maggiori oneri finanziari netti per effetto dell’aumento del costo del denaro a partire dalla seconda metà del 2022, si attesta a 18,7 milioni di euro e si confronta con i 10,5 milioni del primo semestre 2022. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è di 250,1 milioni di euro e si confronta con i 270,6 milioni del 31 marzo 2023 e i 228,7 milioni della fine del primo semestre 2022. Da sottolineare che nel periodo luglio 2022-giugno 2023 MARR ha effettuato investimenti per 22,9 milioni di euro, di cui 14,8 milioni relativi alla costruzione di una nuova filiale in Lombardia, la cui attivazione è prevista nella prima metà del 2024.
Andamento delle attività
Le vendite di MARR nel primo semestre 2023 hanno raggiunto i 986,2 milioni di euro rispetto agli 860,2 milioni del pari periodo 2022 e ai 779,7 milioni di quello ante pandemia del 2019. L’andamento delle vendite ha risentito anche delle dinamiche inflative nel settore del Foodservice, che si sono manifestate in modo più accentuato a partire dal secondo trimestre 2022 e si sono progressivamente attenuate nel secondo trimestre 2023. L’incremento dei prezzi di vendita nel corso dei primi sei mesi 2023 è stato inoltre mitigato da fenomeni di trading down che, seppur con modalità diverse, si sono evidenziati in tutti i segmenti di clientela. Entrando nel dettaglio, le vendite ai clienti della ristorazione (categorie dello street market e national account) sono pari a 883,4 milioni di euro e nel confronto con i 734,1 milioni del 2022 (+20,3%) beneficiano per circa 7,5 milioni, di cui 2,4 milioni relativi al primo trimestre 2023, del contributo della società Frigor Carni, consolidata dal primo aprile 2022. Le vendite ai clienti della categoria ‘wholesale’ (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) sono pari a 102,7 milioni di euro e nel confronto con i 126,1 milioni del pari periodo 2022 hanno risentito della temporanea indisponibilità di prodotto ittico di cattura che ha caratterizzato la seconda parte dell’esercizio 2022 e anche la prima metà del 2023.