Il primo semestre 2023 ha segnato un trend positivo per i centri commerciali, sia in termini di vendite che di ingressi. È quanto emerge da una recente analisi dell’Osservatorio CNCC-EY, sulla base della nuova collaborazione recentemente avviata tra l’Associazione e la società di servizi di consulenza, revisione contabile e assistenza fiscale e legale.
Superati i livelli pre-Covid
Analizzando nel dettaglio i numeri, derivanti da un panel rappresentativo cui partecipano 300 strutture, pari a circa 10 mila punti vendita, i fatturati hanno registrato una crescita del +7% nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022. Un dato che appare anche superiore, seppur leggermente, a quello del 2019, anno pre-pandemia (+1,7%): un risultato che evidenzia una solida ripresa per tutto il comparto.
Anche gli ingressi di visitatori mostrano un costante miglioramento: i primi 6 mesi del 2023 si chiudono, infatti, con una crescita significativa rispetto al 2022 (+10,6%), sebbene permanga ancora un gap con il 2019 pre-pandemia del -9,4%. È comunque possibile prevedere, anche per gli ingressi, un ritorno ai livelli pre-Covid per il primo semestre del 2024.
Forte accelerazione del fuoricasa
Il quadro che emerge dall’analisi dai risultati dell’Osservatorio CNCC conferma l’apprezzamento da parte della clientela per i centri commerciali. A fronte di un’affluenza non ancora ai livelli pre- Covid, ma con trend di crescita sempre più consistenti, si evidenzia infatti un importante incremento dello scontrino medio o del numero di transazioni per visita, un cambiamento nelle abitudini di spesa che era già stato intercettato lo scorso anno.
Analizzando i dati del 1H 2023 sullo stesso periodo del 2022 relativi alle singole categorie merceologiche, è possibile osservare come ciascuna di queste riportino un andamento in crescita, ad esclusione dell’elettronica di consumo che presenta una flessione del -5,3%. Il comparto dell’elettronica viene, infatti, da anni di ottime performances favorite dai contributi pubblici mirati al digitale nel 2019 e dall’impulso in fase di pandemia verso gli acquisti a distanza. La migliore performance, infine, è data dall’accelerazione della ristorazione (+25,1%), capace di registrare anche un +9,1% rispetto al 2019.