Chick-Fil-A, terza catena per fatturato negli Stati Uniti ha annunciato l’apertura di un nuovo punto vendita in Inghilterra per l’inizio del 2025, primo ristorante al di fuori dell’America. Anche se forse sarebbe meglio parlare di riapertura.
Nuovo paese, vecchi problemi
Già nel 2019 infatti, la catena di fast food infatti, aveva aperto un ristorante in centro commerciale a Reading, Inghilterra, chiuso dopo soli sei mesi. E non a causa della pandemia. Le ragioni sono da ricercare in ciò per cui il format è tristemente famoso, ovvero i problemi di inclusione e razzismo.
No LGBT, we are Chick-Fil-A
L’amministrazione del centro commerciale in questione aveva infatti dichiarato che non avrebbe permesso alla catena di rimanere oltre il periodo di prova iniziale a seguito della reazione del Reading Pride, un gruppo di difesa LGBTQ, che ha protestato contro la posizione dell’azienda contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Provaci ancora
Il format ora ci riprova, con un impegno da 100 milioni di dollari per l’espansione nel Regno Unito, che mira ad un primo obiettivo di 5 ristoranti nel biennio 2025/2026. Il Regno Unito è parte di un piano di espansione ben più grande in Europa e Asia. Riuscirà a sciogliere l’alone sinistro e la diffidenza che aleggiano sul format? Intanto l’entusiasmo è ovviamente alle stelle
Nuove opportunità
“Siamo entusiasti che i nostri ristoranti porteranno nuovi posti di lavoro e opportunità in tutto il Regno Unito. Servire le comunità è al centro di tutto ciò che facciamo in Chick-fil-A e il nostro modello unico di proprietario-operatore locale fornisce un accesso unico alle opportunità imprenditoriali”, ha affermato Anita Costello, Chief International Officer presso Chick-fil-A Inc. “Non vediamo l’ora di condividere la nostra autentica esperienza con Chick-fil-A: fornire cibo fresco preparato con ingredienti di alta qualità, servito con l’ospitalità che ci contraddistingue”.