Pollicino, la catena di ristoranti dedicata alla famiglia, chiuderà il 2023 con un fatturato previsto di 8,5 milioni di euro, con una presenza media di circa 8.000 coperti settimanali e una crescita del 32% rispetto all’anno precedente. La società creata dagli imprenditori brianzoli Francesco Porcelli, Marco Giorgi e Luca Viterale pianifica la crescita del brand con un piano triennale di espansione, che prevede l’apertura di nove nuovi punti vendita nel Nord Italia, tra Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.
Focus sulla ristorazione per famiglie
Nata nel 2014, attualmente Pollicino conta otto ristoranti, di cui due all’interno di centri commerciali, con 240 dipendenti. Il più che raddoppio delle strutture societarie porterà a un aumento della ricaduta occupazionale che dovrebbe arrivare a circa 500 persone nel 2026.
Il modello di business di Pollicino prevede ristoranti di grandi dimensioni, dai 500 metri quadrati in su. Attualmente i posti a sedere sono compresi tra i 300 e i 550. Uno spazio considerevole è inoltre riservato alle aree giochi, un luogo controllato da animatori dove i bambini possono divertirsi lasciando i genitori tranquilli a godersi la cena. Sono proprio le famiglie infatti il pubblico a cui più si rivolge la catena, con menù a tutto tondo tra pizza, pinsa, carni, hamburger e gnocco fritto. La proposta di Pollicino, che verrà replicata in ogni nuovo ristorante, prevede anche un fitto e costante calendario di appuntamenti nei propri locali, come i laboratori di cucina per bambini, eventi con i personaggi più amati dei cartoni animati, le serate quiz, quelle karaoke e quelle dedicate all’All You Can Eat.
Le dichiarazioni
“Dopo la pandemia, la nostra strategia d’espansione si è incentrata sui ristoranti su strada a discapito di quelli nei centri commerciali – ha spiegato Francesco Porcelli, CEO di Pollicino –. Questa scelta si sta rivelando vincente, i nostri numeri sono in crescita e ormai da tempo ricevo infatti tante richieste di affiliazione per rendere Pollicino anche un franchising. Questo anche perché il nostro format può funzionare ovunque, in quanto noi offriamo una soluzione vincente per le famiglie. Come amo ripetere, noi non proponiamo una moda, ma la risposta a un’esigenza concreta che è uguale dappertutto”.
“Siamo molto fieri della nostra proposta food, da subito ho deciso che la qualità dovesse essere l’elemento distintivo del nostro menù – ha continuato Porcelli –. Attualmente produciamo internamente tutto il nostro panificato e selezioniamo solamente fornitori che possano darci certezze sulla qualità delle materie prime con le quali lavoriamo. Per il prossimo triennio siamo alla ricerca di nuovi partner che possano accompagnarci in questo percorso, brand che abbiano la nostra stessa vision e con il quale instaurare dei rapporti continuativi”.