Un successo confermato dai numeri: la decima edizione di Beer&Food Attraction ha fatto registrare una crescita del +20% delle visite professionali, sia italiane che estere, con la presenza di 600 tra i più importanti brand del beverage e del food. La rassegna riminese, organizzata da IEG (Italian Exhibition Group) e svoltasi dal 18 al 20 febbraio a Rimini, ha visto protagonisti gli attori della filiera Horeca: produttori, distributori ed esercenti, questi ultimi in veste di attenti visitatori, alla scoperta delle novità e dei nuovi trend.
Beer&Food Attraction, nel segno dell’innovazione
Per tre giorni Beer&Food Attraction ha accolto alcune delle principali associazioni e realtà del fuori casa, tra cui Italgrob (Federazione italiana distributori Horeca), che ha organizzato il suo International Horeca Meting, Assobirra, Unionbirrai, FIC (Federazione Italiana Cuochi), Assobibe, Mineracqua e tutti gli stakeholder associativi del mondo Horeca.
Guarda l’intervista di Food Service a Pietro Nicastro, Founder Löwengrube ↓
Da sottolineare che nell’ambito della rassegna è stato dedicato un intero distretto all’innovazione e alla ricerca per dare voce alle realtà che contribuiscono al progresso del settore fuori casa. Questa è stata la grande novità dell’edizione 2024, con l’istituzione dell’Innovation Award che ha premiato le aziende espositrici che si sono distinte in diversi ambiti, dall’innovazione di prodotto al packaging.
Spazio anche al premio Start-Up, che ha visto emergere le realtà innovative nel mondo dei sistemi gestionali per la ristorazione, della sostenibilità e della tecnologia.
Eventi, incontri e dibattiti, con protagonista anche Food Service
La tre giorni di rassegna è stata caratterizzata da numerosi eventi, incontri e dibattiti, tra cui i Campionati della Cucina Italiana, il Premio Birra dell’anno, il concorso Pizza senza frontiere-World Pizza Champion Games, il congresso di Italgrob e molti talk in cui si è discusso dei trend e delle problematiche del settore.
Guarda l’intervista di Food Service a Pierpaolo Coli, Head of Franchising Doppio Malto ↓
In questo ambito, Food Service ha organizzato un incontro che ha visto protagonisti Teo Musso, Founder Birrificio Baladin e Presidente Consorzio Birra Italiana, Pietro Nicastro, Founder e Amministratore delegato Lowengrube, e Pierpaolo Coli, Head of Franchising Doppio Malto, che hanno illustrato peculiarità e fattori di successo dei loro format di birrerie. Nell’Horeca, infatti, crescono e si moltiplicano i locali in catena legati alla bevanda di malto e luppolo, che si presentano con concept e offerte diversificati, puntando sull’identità del brand e in molti casi sul franchising. Musso ha sottolineato il forte legame tra il Birrificio e le birrerie di proprietà, circa una decina, di cui tre con il brand Open Baladin, che sono gestite direttamente, mentre Nicastro ha illustrato il progetto legato a Lowengrube, nato nel 2005, che ha come focus la birra di Monaco di Baviera e locali, prevalentemente in franchising, in stile bavarese. Oggi, l’insegna Lowengrube ha una trentina di birrerie, ma l’obiettivo è aprirne 10 nel corso del 2024.
Coli ha spiegato i piani di sviluppo di Doppio Malto, birrificio artigianale nato nel 2004 a Erba (Co), che nel corso degli anni ha affiancato alla produzione il food retail. Oggi, i locali Doppio malto sono 45, che cresceranno ulteriormente quest’anno: l’obiettivo è aprire oltre 10 nuovi punti vendita.
Guarda l’intervista di Food Service a Teo Musso, Founder Birrificio Agricolo Baladin e Presidente Consorzio Birra Italiana ↓