Dopo la querelle sulla paga minima dei rider tra DoorDash e la città di New York, che ha riempito le cronache horeca americane per mesi, la piattaforma di delivery e la municipalità della città americana hanno reso noti i numeri sulle vendite, decisamente contrastanti.
Vendite in ribasso o stabili?
DoorDash ha affermato che le paghe più elevate per i rider a New York City hanno portato a un calo delle vendite di 3,5 milioni di dollari per i commercianti DoorDash locali e a 200.000 ordini in meno nelle ultime settimane. L’azienda non ha condiviso un lasso di tempo specifico rispetto a tale calo e non ha risposto alla richiesta di confermare con quanti commercianti collabora nella Grande Mela, rendendo difficile stimare la portata di tale crollo delle vendite. Il sito web della piattaforma riporta 7.245 attività a New York City, ma data la presenza dell’azienda in altri settori verticali, che vanno dai negozi di animali ai fioristi, la parte specifica di tali perdite che incidono sui ristoranti è impossibile da misurare.
Il Dipartimento per la protezione dei consumatori e dei lavoratori della città di New York ha dichiarato in una e-mail a Restaurant Dive che sta monitorando il rispetto delle nuove normative salariali attraverso i rapporti inviati dalle app di consegna. Il dipartimento cittadino ha affermato che i dati inclusi in tali rapporti mostrano che il volume delle consegne in città è rimasto stabile da quando è entrato in vigore l’aumento salariale.
Quali cause?
“Sappiamo che i nostri rider apprezzano molto la flessibilità e siamo delusi dal fatto che questi cambiamenti nelle paghe si tradurranno in meno flessibilità e minori opportunità di guadagno per molti Dasher. In poche parole, molti Dasher non saranno più in grado di lavorare quando vogliono e di conseguenza finiranno per guadagnare meno soldi”, ha affermato DoorDash nel comunicato stampa.
Non è chiaro, tuttavia, quanto del calo di DoorDash a New York City possa essere legato agli effetti a catena dei requisiti salariali minimi della città rispetto al calo generale del traffico sperimentato da molti marchi di ristoranti negli ultimi mesi. Ad esempio, il 79% dei ristoranti intervistati dalla National Restaurant Association ha riportato un traffico su base annua inferiore a gennaio. La società non ha nemmeno condiviso dati di vendita specifici di altre città della costa orientale con condizioni meteorologiche simili a quelle di New York, il che potrebbe costituire una base valida per il confronto.