Il Gruppo MARR, tra le principali società italiane nel settore della distribuzione alimentare al foodservice, ha annunciato i risultati finanziari consolidati per l’esercizio 2023, evidenziando un notevole progresso nelle performance operative. Il bilancio consolidato infatti, riporta come i ricavi totali siano saliti a 2.085,5 milioni di euro lo scorso anno, rispetto ai 1.930,5 milioni fatti registrare nel 2022. In particolare, le vendite relative al segmento dello Street Market e dello National Account sono cresciute rispettivamente del 9,0% e del 14,6% rispetto all’anno precedente.
Migliorata anche la redditività operativa, con un EBITDA consolidato che ha raggiunto 123,1 milioni di euro, rispetto agli 82,1 milioni del 2022. Il gruppo ha infine evidenziato una posizione finanziaria netta che si attesta a 223,4 milioni, proponendo un dividendo lordo di 0,60 euro per azione, un aumento rispetto ai 0,38 euro distribuiti nell’esercizio precedente.
Approvato il Bilancio di Sostenibilità
Il Consiglio di Amministrazione di Marr ha poi approvato il Bilancio di Sostenibilità 2023: ai fini della sua redazione, la società ha implementato un processo di analisi condotto secondo le linee guida per il reporting di sostenibilità del GRI (Global Reporting Initiative) Standard. Il documento, che punta a illustrare in modo roganico obiettivi, impegni e attività per la sostenibilità con un focus particolare sulle attività svolte nell’ambito del settore foodservice, verrà pubblicato sul sito aziendale.
I progetti futuri di MARR
Il percorso di sviluppo di MARR, perseguito all’insegna della sostenibilità, si fonda sulla vicinanza al cliente attraverso la presenza della forza vendita e una logistica di prossimità, per la quale il Gruppo ha definito un piano investimenti volto a potenziare e ammodernare la propria capacità operativa. Il primo step di tale piano sarà l’apertura del centro distributivo di MARR Lombardia prevista dal secondo trimestre 2024.
Si conferma infine il focus dell’intera organizzazione sul recupero di redditività operativa, attraverso la gestione del primo margine e il controllo dei costi operativi, e sul controllo dei livelli di assorbimento di capitale circolante.