Si è tenuto il 4 e 5 aprile scorsi il Forum ATRI – Associazione Travel Retail Italia presso la tenuta Serego Alighieri di Masi Agricola in Valpolicella: l’evento ha riunito i principali player del comparto travel, che si sono confrontati sulle più recenti dinamiche e i trend più innovativi del settore.
Confermata la crescita del Travel Retail che si stima arriverà a livello mondiale a un giro d’affari di 117 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuo del 9,5%, a sottolineare ancora una volta la grande resilienza del comparto. Anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in videomessaggio, afferma la strategicità del settore e il suo valore di promozione del Made in Italy.
Recupera il Travel Retail
La working session dell’edizione ha visto il Presidente dell’Associazione, Stefano Gardini, illustrare lo stato di salute del Travel Retail, che conferma crescite superiori al Retail tradizionale: “I dati mostrano una ripresa del settore che cresce più del traffico passeggeri – spiega Gardini –. Se, infatti la domanda di traffico in questo periodo ha registrato ancora una flessione del – 7% rispetto al 2023, il travel retail ha visto un calo inferiore che, nello stesso periodo si attesta al – 2,6% confermando le aspettative iniziali ed evidenziando ancora una volta una maggiore resilienza del settore rispetto al traffico. La ristorazione in particolare, già dal periodo post-Covid, ha rappresentato il settore più dinamico del travel retail. Ha saputo evolversi da semplice servizio al passeggero ad esperienza, garantendo una proposizione di valore apprezzata e riconosciuta dai passeggeri. Ciò è stato colto dai principali player del mercato, che hanno saputo differenziare l’offerta, puntando su prodotti di qualità e su una forte matrice identitaria italiana”.
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Prospetto confermato anche dal Ministro delle Impese e del Made in Italy Adolfo Urso che, tramite videomessaggio, sottolinea l’importanza del settore Travel Retail come pilastro vitale per lo sviluppo del nostro Paese: “Il Travel Retail sta attraversando un periodo di notevole crescita. Le stime del fatturato prevedono, per il mercato globale, un incremento dai 73,4 miliardi di dollari nel 2023 a 117 mld di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuo prossimo al 10%. Il Governo è impegnato a supportare l’industria del Travel Retail riconoscendo il suo ruolo strategico, non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e sociale. Attraverso politiche, volte ad incentivare l’innovazione e l’internazionalizzazione, intendiamo contribuire alla crescita e alla competitività del settore facilitando altresì l’accesso a nuovi mercati e promuovendo le eccellenze italiane nel mondo”.
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Digitalizzazione e innovazione elementi chiave per lo sviluppo
Alla master speech del Forum ATRI è quindi seguita un’inedita Tavola Rotonda che ha raccolto i vertici dei principali operatori f&b del Travel Retail italiano. Moderati dal Professor David Jarach, Executive Chairman di diciottofebbraio, i top player del comparto hanno discusso di aspetti chiave per la crescita del settore quali digitalizzazione, customer experience ed innovazione dei format nei luoghi di viaggio.
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Massimiliano Santoro, CEO F&B Italy di Avolta, di cui Autogrill è parte, conferma i dati di crescita: “Il 2023 è stato un anno caratterizzato da una costante ripresa dei viaggi, con volumi di traffico elevati. Noi siamo cresciuti su tutti i canali, consolidando la nostra presenza su quello aeroportuale, dove attualmente in Italia contiamo 1.300 persone impiegate su 8.000 collaboratori, e su quello autostradale, anche grazie a una forte propensione dei consumatori a prediligere soste di qualità. L’obiettivo è offrire ai viaggiatori un’esperienza che sia la migliore possibile, attraverso un costante monitoraggio dei trend del settore e continui investimenti in ricerca e sviluppo, con un particolare focus sul digitale, oltre che su concept moderni e innovativi”.
Cristian Biasoni, CEO di Chef Express è poi intervenuto a proposito del rapporto landlord/tenant: “Occorre avere il brand giusto per la location giusta, il che si traduce in un portafoglio brand che si adatti alle esigenze delle singole location. L’Italia è il paese dove la percentuale di ristorazione a catena è la più bassa in Europa. Parliamo di meno del 10% del mercato, in Francia siamo al 35%, in UK al 45%, negli USA oltre il 60%. Quindi è un mercato estremamente favorevole, ma anche molto più consapevole. C’è sempre una grande attenzione alla qualità e una crescente polarizzazione dei gusti da parte dei clienti verso il brand. Ciò vuol dire che il cliente vede il format o il brand e lo cerca anche quando viaggia, ne sposa non solo l’offerta, ma anche i valori. Nel Travel Retail dobbiamo essere bravi a convertire il flusso dei passeggeri nel modo più efficiente possibile, quindi tra tenant e landlord per raggiungere una maggiore resilienza occorre collaborazione e coerenza. Noi operatori abbiamo i brand, le capacità, le strutture e l’organizzazione, ai landlord chiediamo di metterci nelle condizioni di poter valorizzare le vendite F&B, specie negli aeroporti”.
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E che il consumatore sia cambiato, e di conseguenza i format si siano adeguati ed innovati ne ha parlato Sergio Castelli, Amministratore delegato di Areas Italia: “Dopo il covid abbiamo trovato un cliente curioso e preparato, interessato ad un cibo più sano e di qualità. Un consumatore più informato e consapevole, che pretende di più e che ha una propensione maggiore alla spesa, per questo abbiamo cercato di lavorare sulla penetrazione. Oggi il prezzo non è identificato solo dal prodotto che acquisti, ma da una esperienza che regali al consumatore. Una esperienza a 360 gradi. Lasciare un buon ricordo è fondamentale perché noi siamo una tappa del viaggio del consumatore. L’esperienza è data dall’ambiente, dal prodotto, dall’accoglienza e dalla professionalità, e se ci si esprime in termini di qualità, tutte hanno dei costi alti che si giustificano però in un’esperienza nuova, diversa, unica nel suo genere”.
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