Engel & Völkers presenta Food & the City 2024

Lo studio, realizzato in collaborazione con UBRI, evidenzia la forte incidenza degli esercizi ristorativi a Milano. Continua il trend positivo dei dehors
Engel & Völkers presenta Food & the City 2024

Engel & Völkers Commercial Milano, società di advisory immobiliare operante nel settore del Commercial Real Estate, ha presentato, in collaborazione con UBRI, la quarta edizione del Food & Beverage Retail Market Report, lo studio dedicato alla Città di Milano quale piazza strategica  per lo sviluppo del mercato f&b. 

Il Report si sviluppa in un’analisi lenticolare del mercato milanese confermando i venticinque distretti food individuati nell’edizione precedente, testimonianza che il comparto, nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo, si conferma come un settore particolarmente attrattivo per l’imprenditoria. 

Forte l’incidenza delle attività food & beverage

Si contano oltre 5.500 esercizi, la cui incidenza delle attività f&b è pari al 34%, valore che conferma  una buona tenuta del settore se rapportato ai dati raccolti nel 2023. Tra i distretti in cui si registra  una maggiore incidenza del numero di esercizi ristorativi rispetto al totale dei negozi, spiccano ancora una volta Arco Sempione, che conferma la sua fortissima attrattività soprattutto serale, con il 59% di  esercizi food sul totale dei negozi e la zona dei Navigli con un 50%. Nolo, invece, si mostra ad oggi come un distretto ancora acerbo, presidiato per il 97% da attività a marchio indipendente ma che sta entrando nel mirino delle principali catene del food, date le sue grandi potenzialità. 

Prosegue il trend positivo dei dehor che si mostra stabile rispetto al 2023, a testimonianza che lo  spazio esterno è sempre più apprezzato e desiderato dal cliente e ritenuto un fattore importante  anche per gli utilizzatori. Nei venticinque distretti considerati, infatti, il 59% delle unità ristorative è  dotata di dehor, con un numero di posti a sedere esterni stimato che supera i 25mila. Tra i distretti analizzati, La Foppa XXV Aprile, Statale e Duomo sono le zone in cui si rileva la più alta  concentrazione di dehors. Seppur contenuto comparato ad altre città italiane, si registra un indice di vacancy nei venticinque distretti analizzati in lieve aumento rispetto alla precedente rilevazione. 

In questi primi mesi del 2024, dopo la costante crescita degli ultimi anni, si sta assistendo a una  stabilizzazione dei canoni di locazione in molti dei distretti milanesi analizzati. In distretti come  Duomo o Porta Nuova i canoni di locazione arrivano a toccare anche punte di 2.500-3.000 €/mq/a e  salgono a 3.500 nel distretto di Liberty San Babila. 

Dichiarazioni

Anche in questa quarta edizione, il Retail Food & Beverage si dimostra, in un contesto comunque  sfidante, resiliente e attrattivo. Testimonianza di ciò sono le costanti nuove aperture di attività nella  città di Milano, che contribuiscono a ridefinirne la geografia”, spiega Gianluca Sinisi, Licence  partner Engel & Völkers Commercial Milano & Lombardia. “Nel panorama meneghino si sta creando una notevole diversificazione dell’offerta; le attività, inoltre, stanno sempre più, oggi, incentrando il  proprio business nell’offrire un’esperienza a 360 gradi al consumatore”, aggiunge Andrea Ponti, Head of Retail Services

Dichiara Vincenzo Ferrieri, Presidente UBRI: “Anche quest’anno  partecipiamo al report di E&V Commercial portando la nostra esperienza e visione. Un anno, il 2024,  iniziato con due parole chiave: osservazione e prudenza, non nel significato di remissione, ma di  darsi il tempo per capire che assetto strutturale prenderà l’organizzazione del lavoro, specie a  Milano, e di come cambierà lo scenario dei flussi della nostra clientela, che si è già ampiamente  modificato nel corso del 2023 per l’impatto prodotto e producibile dallo smart-working e, nei prossimi  mesi, anche dal cosiddetto south-working per i lavoratori a partita iva (clientela target) che scelgono  di lavorare, per periodi non sempre prevedibili, fuori città e specie nelle città d’origine. In questo scenario sottolineiamo che anche il comparto immobiliare dovrà trovare un suo assetto, i  canoni continuano a crescere, ma buona parte degli immobili restano vuoti e a noi imprenditori  manca un interlocutore utile per trovare punti di convergenza, perché il campione è troppo vasto. È  migliorata l’interlocuzione con i landlord dei Centri Commerciali ma resta ancora da definire il tavolo  di confronto quando ci riferiamo alla città, che resta l’area di business più interessante.” 

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