Nel vasto panorama del quick service restaurant a stelle e strisce, Shake Shack ha saputo ritagliarsi un posto di assoluto rilievo, grazie soprattutto alla crescita vertiginosa degli ultimi anni. E il format intende continuare a stupire: nell’ottica di un’accelerazione nella transizione tecnologica, la catena ha infatti annunciato di aver avviato una collaborazione con Serve Robotics per consegnare pasti tramite Uber Eats da alcuni ristoranti selezionati di Los Angeles. L’operazione va a porre un altro tassello nel rapporto tra robot e horeca, che vede nel delivery in USA il terreno più fertile.
Ma come funzionerà la consegna tramite robot? I clienti selezionati che ordinano Shake Shack su Uber Eats riceveranno una notifica: in questo modo, saranno avvisati che la consegna potrà essere effettuata tramite robot. I clienti possono quindi tracciare il robot e utilizzare l’app Uber Eats per recuperare gli ordini una volta attivati.
Serve Robotics offre consegne autonome a Los Angeles dal 2022 e pianifica un’ulteriore espansione sul territorio tramite la distribuzione di 2.000 robot negli Stati Uniti entro il 2025, come affermato da Touraj Parang, presidente e COO di Serve Robotics.
L’anno scorso, l’azienda di robotica ha affermato di aver collaborato con circa 200 ristoranti di Los Angeles per completare le consegne e che i volumi degli ordini in città stavano aumentando.
Per Shake Shack, inoltre, questa partnership si inserisce nella vision del management per l’utilizzo della tecnologia volte al miglioramento delle operazioni e dell’esperienza del cliente, come affermato da Steph So, Vicepresidente senior digital experience Shake Shack.