Nel corso dell’evento – tenutosi presso il Baladin Open Garden di Piozzo (CN) lo scorso 14 settembre – Teo Musso, fondatore e Ceo del Birrificio Agricolo Baladin, e Isaac Musso, Crowdfunding Manager & Investor Relation, hanno annunciato la trasformazione della holding di gruppo Baladin in Società per Azioni, misura che – anche alla luce dell’ingresso di 2.197 nuovi soci – renderà più agevole la gestione societaria. Alle oltre 1.600 persone intervenute, soci e accompagnatori, al Baladin Open Garden, sono state illustrate le principali iniziative oggetto della campagna di equity crowdfunding, in particolare Baladin Green Project e Open Hub.
Baladin Green Project
Rappresenta l’insieme delle attività messe in atto per sostenere la transizione ecologica del gruppo. A spiegarle, Nicola Fabbri di Ergo Srl (spin off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) che ha introdotto il tema centrale dell’intervento: la gestione delle acque adeguata alla crisi climatica. A completare la relazione, Teo Musso ha illustrato il progetto del ‘Pozzo Baladin’, nato con lo scopo di rendere autonomo il birrificio nel reperimento dell’acqua attraverso la costruzione di un pozzo – adiacente lo stabilimento di Piozzo – che consenta di utilizzare la risorsa idrica per la produzione di birra e la pulizia degli impianti. Le acque di scarto saranno depurate biologicamente e riutilizzate per irrigare i campi attorno al birrificio. Il progetto consentirà di creare un ‘ciclo dell’acqua circolare’ che garantirà sicurezza nella continuità di produzione anche in caso di crisi idrica e di ridurre l’impatto del consumo idrico sul territorio. Il pozzo consentirà di prelevare l’acqua a 300 metri di profondità, da una riserva sotterranea inutilizzata.
Open Hub, il progetto di birrificio condiviso
L’azienda ha effettuato le prime prove tecniche degli impianti. Il passo successivo sarà iniziare la vera e propria produzione delle birre che verranno commercializzate a inizio 2025. Il progetto coinvolgerà, oltre a Baladin, 5 birrifici artigianali italiani (Ritual Lab in Lazio, Opperbacco in Abruzzo, Fabbrica Birra Perugia in Umbria, MC77 nelle Marche e Birrificio dell’Altavia in Liguria) creando 6 birre da offrire in fusto, alla rete commerciale dei grossisti che operano nel mercato Horeca, rispondendo così all’alta domanda delle birre in fusto che oggi non viene sfruttata appieno dai produttori di birra artigianale. Open Hub sarà operativo a partire dal 2025 con l’obiettivo, nel 2028, di produrre 50.000 ettolitri/anno che si sommeranno a quelli prodotti nello stabilimento di Piozzo.