Tiporto apre il secondo locale a Cantù

Dopo il debutto assoluto di pochi mesi fa a Monza, il team di Pane&Trita continua lo sviluppo del format di pesce
Tiporto apre il secondo locale a Cantù

A pochi mesi dall’inaugurazione del primo locale a Monza, Tiporto, il format di pesce creato dal team di Pane&Trita, raddoppia: il 25 ottobre ha aperto i battenti il secondo locale, a Cantù, a cavallo tra le provincie di Como e Monza Brianza.

Un successo figlio non solo della qualità del pescato e della proposta gastronomica, ma anche dallo stile innovativo e giocoso che da sempre caratterizza la filosofia del Gruppo. “Abbiamo trasferito nel mondo del pesce lo stesso approccio ludico e divertente con cui abbiamo creato Pane & Trita – ha commentato Pabel Ruggiero, Co-founder del brand -. Per noi è fondamentale che i nostri ospiti, oltre a mangiare cose buone e genuine, si divertano quando sono a tavola. Il piacere della convivialità e l’unicità dell’esperienza sono gli ingredienti fondamentali del nostro modo di concepire la ristorazione”.

tiporto

I piani di sviluppo di Tiporto

La nuova apertura di Tiporto si inserisce in un programma di sviluppo che nella strategia del Gruppo mira a replicare la case history di Pane&Trita, oggi presente sul territorio lombardo(tra Milano, la provincia di Como e la Brianza) con sei locali, ognuno dei quali con una propria identità. “Abbiamo deciso di trasformare il Pane & Trita di Cantù in Tiporto per consolidare e diversificare la nostra presenza sul territorio comasco – continua Pabel Ruggiero – puntando sul locale di Tavernerio, aperto poco più di un anno fa, per quanto concerne la proposta di carne e su Cantù per il pesce, così da accontentare tutti i gusti”. Una scelta che gli imprenditori hanno deciso di intraprendere approssimandosi il fatidico ‘giro di boa’ (sempre per restare in tema) del decennale di Pane & Trita che ricorrerà nel 2025 e che i quattro soci si apprestano a celebrare con importanti novità e un ricco programma di attività.

Asta anti-spreco

Il locale di Cantù, che noi di Food Service abbiamo avuto il piacere di visitare in anteprima mercoledì 23 ottobre, ricalcherà il design e la proposta del locale di Monza, con l’atmosfera vivace e colorata di un vero e proprio porto, con tanto di pescatori, camalli e banco del pescato fresco, resa ancor più coinvolgente da  una vera e propria asta del pesce che viene messa in scena ogni sera e consente agli ospiti di aggiudicarsi una serie di piatti a prezzi vantaggiosi, a patto di essere i più veloci. A segnare l’inizio della “sfida”, il suono di un campanaccio fatto vibrare con vigore da uno dei camerieri che sfoggiano look in perfetto stile portuale nordico, con tanto di berretto di lana. Tiporto Cantù si articola su uno spazio di 500 mq complessivi per un totale di duecentoquaranta coperti (centottanta all’interno e sessanta nel dehors), incluso Tiporto Secret, una zona privé con menu dedicato.

“L’asta del pesce piace parecchio – spiega Pabel Ruggiero – ed è un momento molto atteso che trascina gli ospiti in una ‘gara’ che però ha anche un impatto positivo: un modo divertente e simpatico per rafforzare il concetto di ‘no waste’, un tema cruciale nella ristorazione. A Monza in questi mesi grazie all’asta abbiamo ‘salvato’ dallo spreco una tonnellata di pesce”. Qualche anticipazione in più sul futuro? Ruggiero non può ovviamente sbilanciarsi: “Siamo in un momento di grande entusiasmo, abbiamo le idee ben chiare su quello che sarà il futuro di Pane & Trita e di Tiporto. Per il 2025 ci saranno grandi novità”.

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