Nella giornata di ieri, sul portale Mergermarket è apparsa la notizia, da fonte anonima ma a conoscenza della situazione, che I Love Poke sia al momento attiva nella ricerca di partner per accelerare lo sviluppo del format all’estero. Nel dettaglio, pare che sia stato conferito mandato a Broadgate Advisers, boutique di investimenti con sedi, tra le altre, a Ginevra e Abu Dhabi, sulla scia di precedenti approcci da parte di investitori di private equity internazionali e rappresentanti di catene.
La fonte afferma che il teaser è già stato distribuito a operatori strategici e di private equity in Asia, Medio Oriente ed Europa. Separatamente, sono già stati firmati accordi di non divulgazione (NDA) con più parti e sono in corso conversazioni con controparti interessate degli Emirati Arabi Uniti e dell’Arabia Saudita.
I termini dell’accordo
Le proposte dovrebbero arrivare entro la terza settimana di novembre, con una transazione o un accordo previsto entro la fine del 1Q25, ha affermato la fonte. I fondatori Michael Nazir Lewis e Rana Edwards, che possiedono la maggioranza della società, e un paio di azionisti di minoranza, sono aperti a valutare diverse opzioni strategiche, che includono l’iniezione di capitale, una transazione ibrida con un investitore secondario o un legame con un attore di settore più grande. Non è stato condiviso nessun dato o cifra relativi a Desiderata/Enterprise Value.
Il mercato
La fonte ha messo in luce il fatto che i mercati italiano ed europeo, tolti i big d’oltreoceano, sono altamente frammentati e composti da molte piccole catene che lottano per coprire i costi centrali e aumentano i prezzi delle materie prime.
Questo sta sviluppando massicciamente l’attività di M&A, come dimostrato dalle numerose transazioni completate e in corso sul mercato, in Italia, Francia, Spagna, Polonia e Regno Unito, così come in Medio Oriente. I maggiori attori del settore che potrebbero essere candidati interessanti per l’alleanza includono Poke House in Italia, che secondo quanto riferito ha registrato ricavi per 119 milioni di euro, inclusi i punti vendita in franchising, nel 2023 e Pokawa, sostenuto da Vendis Capital, in Francia. Altri attori di interesse, sempre secondo la fonte, includono Island Poke nel Regno Unito, Pokai in Francia, Aloha Poke con sede in Spagna, Sushi Poke Go in Polonia e Aloha POKE Gastro in Germania.
Lo scenario futuro
Si prevede che I Love Poke genererà ricavi a livello di sistema pari a 53 milioni di euro nel 2024, in aumento rispetto a 20 milioni di euro nel 2021 e pubblicherà margini di profitto “solidi e sani”. L’azienda punta ad avere circa 150 ristoranti operativi entro la fine del 2024, principalmente in Italia, sebbene sia recentemente entrata anche nei mercati cipriota, polacco e spagnolo.
Si prevede che il mercato europeo della ristorazione fast-casual genererà ricavi pari a 17 miliardi di USD (16 miliardi di EUR) entro il 2024, ha affermato la fonte, citando un rapporto della società di tecnologia e dati Report Linker. Italia, Francia e Regno Unito rappresentano i maggiori mercati del poke in Europa. Gli accordi recenti nel segmento del poke includono l’acquisizione di Poke House Belgium da parte di Poke House a febbraio e l’acquisizione da parte del conglomerato di ristoranti Tagus Tao delle attività e del marchio di Poke Shop con sede in Spagna alla fine dell’anno scorso.