Ramen Shifu punta a 35 punti vendita in due anni

Grazie all’iniziativa di Jay Lin, imprenditore con esclusiva per l’Italia, l’insegna è pronta a fare il grande salto: previste altre 10 aperture entro il 2025
Ramen Shifu punta a 35 punti vendita in due anni

In occasione dell’apertura del quarto punto vendita milanese, il settimo in Italia, Jay Lin, imprenditore di origine cinese con contratto di esclusiva per il brand in Italia, racconta a Food Service gestione ed evoluzione di Ramen Shifu e i suoi ambiziosi progetti per il prossimo futuro.

Cavalcare la tendenza

Presente oggi in Spagna, Portogallo, Lussemburgo e Italia, la storia di Ramen Shifu inizia nel 2017 a Madrid, con la mission di portare l’autenticità del ramen giapponese in Europa. Dopo il successo in Spagna, nel 2020 Ramen Shifu sbarca a Milano, con il primo ristorante aperto da Jay Lin, che ha successivamente acquisito l’esclusiva per l’Italia e aperto sette locali nel giro di quattro anni (tra Bologna, Roma, Rimini e Mogliano Veneto). A questi se ne aggiungerà un ottavo nei prossimi giorni, e altri quattro, attualmente in fase di ristrutturazione, che apriranno entro 60 giorni. Per la fine dell’anno prevediamo altre 10 aperture in Italia, per un totale di 22” – sottolinea Jay Lin –. Negli ultimi due anni abbiamo finito di costruire il sistema di controllo in Italia, quindi catena di fornitura, marketing, training e tutto il necessario per poter iniziare a spingere. A Roma abbiamo aperto il primo locale nel novembre del 2024 e oggi siamo già a quattro“.

Un ritmo sostenuto legato alla tendenza che vede il ramen protagonista del mercato in questo momento: “Si tratta di un prodotto che vanta una cultura millenaria alle spalle, con una storia e un’identità ben definite. Per questo motivo, sono convinto che il suo successo in Italia sia destinato a durare a lungo“, afferma l’imprenditore. L’obiettivo quindi è cavalcare l’onda per i prossimi due anni, puntando alle 35 aperture, per poi valutare il mercato. I quattro locali milanesi sono a gestione diretta: “Le altre aperture sono o totalmente in franchising come quella di Mogliano Veneto, ma perlopiù partecipo direttamente alla società con delle quote”.

La catena di approvvigionamento

L’imprenditore sottolinea quindi l’importanza di offrire un prodotto autentico e di qualità, con un’attenzione particolare alla selezione delle materie prime: “Nel settore del ramen, siamo l’unica realtà di questo tipo ad avere una vera e propria catena di approvvigionamento, fondamentale soprattutto quando si parla di franchising – spiega l’imprenditore –. Abbiamo 70 locali in tutta Europa, il che ci dà un forte potere di trattativa con i fornitori. Noi lavoriamo direttamente con la casa madre di Madrid, dove c’è una produzione centralizzata di materie prime, per garantire la qualità e l’autenticità dei piatti. I franchisee non devono preoccuparsi dell’approvvigionamento degli ingredienti,  tutto arriva da Madrid nelle corrette porzioni, fatto salvo per quanto riguarda il brodo che viene invece preparato fresco in ogni locale, sempre secondo le precise direttive del brand. Abbiamo un ufficio a Milano che gestisce tutti gli ordini e offre due importanti servizi. Il primo è un supporto nella gestione del magazzino, mentre il secondo è un forte supporto nel marketing”.

Gestione del personale

“Per quanto riguarda la formazione del personale – prosegue Jay Lin – richiediamo un training di almeno due settimane presso le nostre sedi di Milano o Roma. Al momento dell’apertura, inoltre, inviamo del personale di supporto, soprattutto in cucina, per garantire la stabilità dell’avvio. Abbiamo istruzioni dettagliate per ogni ruolo, dalla sala ai lavapiatti e non abbiamo bisogno di chef perché, grazie alla digitalizzazione e all’automazione in cucina, chiunque può imparare a operare in poche ore. Io stesso ho una quota in una software house di Modena che ha sviluppato un sistema digitale che utilizziamo sia per le ordinazioni che in cucina. Questo permette a tutti di imparare velocemente la propria mansione e portarla a termine senza competenze specifiche. Un altro aspetto fondamentale è che i nostri dipendenti lavorano sette ore al giorno, in regola, con TFR e tutti i benefici previsti dalla legge. In questo modo, pur non richiedendo una grande competenza tecnica, offriamo ai nostri dipendenti un ambiente di lavoro adeguato e rispettoso. Questo ci permette di trovare e mantenere facilmente il personale“.

La chiave del successo? Un marketing mirato e originale

Ramen Shifu si distingue anche per una strategia di marketing mirata e originale, che punta a creare un’esperienza coinvolgente per i clienti. Il nuovo locale di Lambrate ne rappresenta un esempio perfetto. Il design del ristorante è stato infatti arricchito da una serie di action figure manga autentiche, grazie alla collaborazione con Wakai Store, negozio specializzato nella vendita di modellini e fumetti originali. Queste action figure, realizzate con materiali di alta qualità e dettagli accurati, sono esposte nella sala e possono essere acquistate dai clienti, con tanto di scatola originale e certificazione, e uno sconto speciale dedicato agli Shifu Lovers. Questo primo allestimento rappresenta solo l’inizio di un progetto più ampio, che coinvolgerà anche gli altri locali milanesi che diventeranno così anche vetrine e temporary store. In questo modo, Ramen Shifu si posizionerà come l’unica catena a Milano a offrire questo servizio, creando un legame ancora più forte con gli appassionati di manga e fumetti giapponesi: “Non ci guadagniamo nulla, ma ci teniamo a offrire questo servizio in più rispetto ad altri concorrenti” , commenta l’imprenditore.

Un modello di successo in un mercato competitivo

“Il nostro posizionamento nel mercato del ramen in Italia è attentamente studiato tenendo conto della situazione economica nazionale: ci troviamo tra il fast food e il casual dining –spiega Lin –. Offriamo un’esperienza di ristorazione di alta qualità a un prezzo accessibile dove il cliente può gustare un pasto completo, con un piatto unico a partire da 13 euro e uno scontrino medio di circa 20 euro, però in un ambiente dal design curato e con un servizio impeccabile, tipico di un ristorante tradizionale”. Questo posizionamento strategico, secondo Jay Lin, è uno dei fattori chiave del successo di Ramen Shifu: “In un periodo di incertezza economica, la nostra formula si rivela vincente: offriamo un’esperienza di valore a un prezzo contenuto – sottolinea –. Grazie a un’attenta ottimizzazione dei costi, riusciamo a mantenere alta la qualità del prodotto e del servizio, pur mantenendo i prezzi competitivi”.

In futuro, una catena di ristoranti cinesi

Mentre il ramen si conferma dunque come una tendenza solida, Jay Lin è però già al lavoro su nuovi progetti: “Stiamo progettando una catena di ristoranti cinesi, modello che manca sul mercato italiano. Vogliamo portare in Italia un concetto di ristorante cinese moderno e autentico, in grado di soddisfare i palati più esigenti”. L’imprenditore è convinto che il successo di Ramen Shifu possa essere replicato anche nel settore della cucina cinese, con un format innovativo e un’offerta di alta qualità, sempre in collaborazione con la casa madre di Madrid. “Credo che questo tipo di cucina abbia un grande potenziale in Italia e che ci siano ampi margini di crescita”, conclude Jay Lin.

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