Kuiri raddoppia e punta su Torino e Roma

Dopo l’apertura del secondo laboratorio a Milano, il CEO e founder Paolo Colapietro annuncia imminenti inaugurazioni anche nel capoluogo piemontese e nella Capitale
Kuiri raddoppia e punta su Torino e Roma

Prosegue il piano di sviluppo di Kuiri, startup che ha sviluppato un servizio di kitchen sharing. Dopo quello di via California, lo scorso febbraio è stato aperto il secondo laboratorio milanese in via Melchiorre Gioia, a due passi da Porta Nuova.

Si tratta di una struttura di 400 mq che, a partire dai primi di aprile, ospiterà in un primo momento otto “smart kitchen” ripartite su due livelli, per poi aggiungerne in seguito altre due nel piano inferiore, dedicate a brand sperimentali. L’obiettivo finale è arrivare ad avere in totale 20 virtual brand, due per ogni postazione

CUCINE A VISTA ALLA PORTATA DEL CLIENTE

È d’obbligo sottolineare che a differenza delle tradizionali dark kitchen, il servizio promosso da Kuiri, offre cucine a vista che, oltre a permettere al cliente di vedere cosa succede al loro interno, consentono anche il servizio d’asporto.

OBIETTIVO 60 SMART KITCHEN IN DUE ANNI

Il nostro rappresenta il primo brand italiano di un modello di business“, sottolinea Paolo Colapietro, CEO e founder di Kuiri, “che sta esplodendo nel nostro Paese e nel mondo e che prevede una crescita notevole nei prossimi anni. Ci qualifichiamo come un vero e proprio coworking nel settore della ristorazione e, a pochi mesi dall’apertura del primo lab, la nostra società è già stata valutata 3 milioni di euro e da qui al prossimo anno puntiamo a chiudere un round di finanziamento molto importante finalizzato a una ulteriore espansione che ci porterà ad avere fino a 60 smart kitchen su tutto il territorio italiano nei prossimi 24 mesi“.

Il punto di partenza di questa espansione è l’attenta selezione di nuovi partner. “Ci piacerebbe coinvolgere qualche top brand sul mercato“, spiega Colapietro, “e lasciare una piccola parte degli spazi a brand più sperimentali. Per quanto riguarda l’apertura di altri laboratori, sicuramente le prossime città saranno Torino e Roma, ma, come ho detto prima, le principali metropoli italiane ci interessano“. 

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