Le grandi catene made in USA sembrano voler fare sul serio per ciò che concerne le disuguaglianze sociali e il rispetto delle minoranze. Benché Burger King non sia tra le aziende firmatarie del patto di cui abbiamo discusso giorni fa, la catena ha deciso di fare a modo suo, con il suo inconfondibile stile. E quale momento migliore se non il mese dell’orgoglio Lgbt?
DONAZIONI PER IL LGBT PRIDE MONTH
Con un tweet nella giornata del 4 giugno, la catena ha infatti annunciato che fino al 30 giugno, domeniche comprese, per ogni Chicken King Menu, lanciato tra l’altro proprio pochi giorni fa, devolverà 40 centesimi, fino a un massimo di 250 mila dollari, alla Human Rights Campaign (Hrc), la più importante associazione americana a supporto dei diritti Lgbt.
Con tale iniziativa, il brand intende confermare il proprio impegno concreto a supporto della comunità, discostandosi al contempo dal cosiddetto “rainbow washing” che pare essere molto in voga tra numerosi suoi competitor.
SFIDA A CHICK-FIL-A
E parlando di competitor, pare che con tale iniziativa Burger King voglia “trollare” uno dei suoi maggiori concorrenti Chick-fil-A. Quest’ultima infatti pare essere abbastanza conosciuta, oltre che per i suoi panini, per la fortissima fede cristiana del suo Ceo Dan Cathy, fede che lo ha portato in passato a sostenere diverse associazioni anti-Lgbt, tra cui la National Christian Charitable Foundation (Ncf), l’Esercito della Salvezza e The Fellowship of Christian Athletes, oltre che a continuare a mantenere i ristoranti rigorosamente chiusi la domenica (da qui la sottolineatura di Burger King, anche di domenica).
Chick-fil-A si è rifiutata di rilasciare dichiarazioni al riguardo.