Ad Host è ripartita l’iniziativa “Horeca Digital Academy”, lanciata da Apci durante la pandemia per portare una ventata di innovazione nel settore.
Dopo l’incipit sull’e-book “Restaurant-Tech”, del quale l’associazione è stata partner, nella giornata uno si è parlato dell’importanza della gestione della presenza online, delle piattaforme di prenotazione e recensione, passando ovviamente per i social.
“Dobbiamo pensare che oggigiorno l’esperienza utente inizia e finisce online”, ha esordito Antonio Iannone di TheFoodCons. “Il consumo di cibo si trova esattamente nel mezzo, tra il contatto sui social e la recensione. Fatta questa premessa, è chiaro che l’online sia un potentissimo mezzo a disposizione dei ristoratori, ma non deve essere gestito in maniera approssimativa”.
L’IMPORTANZA DEI PROFESSIONISTI
Se nelle realtà strutturate della ristorazione commerciale e collettiva vi sono figure dedicate alla gestione dei social e della presenza online, spesso e volentieri nella ristorazione tradizionale tali compiti sono svolti dal ristoratore stesso o dai classici “cugini”. “Piattaforme e social sono delle armi a doppio taglio che, se non gestite correttamente possono rivelarsi dei veri boomerang. Pensiamo a delle foto brutte in piattaforma, ad un contenuto postato sui social nei modi e tempi sbagliati, ad una recensione alla quale non si è risposto correttamente o non si è risposto affatto”.
E parlando di recensioni, il panel si è concluso con l’intervento di Salvatore Viola di RepUp.
Nel mezzo c’è stato l’intervento di Andrea Arizzi, Head of New Business di The Fork, che ha esordito citando la crescita delle piattaforme di prenotazione ”Quando siamo partiti ci dicevano che nessuno avrebbe mai prenotato un ristorante online. Ora abbiamo 20 mila ristoranti in piattaforma (tra Italia, Francia e Spagna, ndr)”.
Più online di così…