Nella seconda giornata dell’Horeca Digital Academy di Apci si è continuato a parlare di digitale, ma anche di sicurezza, e in particolare de “I primi passi del locale”, titolo del panel, aperto nuovamente da Antonio Iannone di TheFoodCons.
“Prima di entrare nel locale” – afferma Iannone – fermiamoci un attimo sulla porta. Al giorno d’oggi, qualsivoglia cliente, a parità di offerta gastronomica e design del locale, sceglierà giocoforza il ristorante che lo fa sentire più sicuro”.
Una comunicazione nel comparto Horeca che, quindi, sta evolvendo. “Nell’era del Covid, una parte importante della comunicazione deve e dovrà essere focalizzata sulla sicurezza, dal distanziamento dei tavoli alla sanificazione, passando per i menu digitali. È chiaro che sono azioni che ormai fanno tutti, ma comunicarle correttamente crea comunque un clima di fiducia”.
PASSI DA GIGANTE DELLA DIGITALIZZAZIONE
In tema di menu digitali, Iannone ha sottolineato come “il loro utilizzo porti innumerevoli vantaggi, in termini di igiene, sicurezza, praticità e immagine del locale, senza dimenticare ovviamente il lato economico”. Temi ribaditi da Chiara Abbondi, marketing e communication manager di Smart Touch Menu, che ha chiuso il panel portando inoltre un caso studio con uno stabilimento balneare.
Nel mezzo c’è stato l’intervento di Luciano Sbraga, segretario del centro studi di Fipe.
“La digitalizzazione“ – esordisce Sbraga – “deve essere lo strumento e non il fine. Prima di inerpicarsi sul sentiero dell’innovazione dobbiamo ovviamente capire dove stiamo andando”.
Sbraga ha poi sottolineato come “un settore tradizionalmente conservativo come la ristorazione ha fatto e sta facendo passi da gigante nel campo della digitalizzazione. La pandemia ha spinto moltissimi ristoratori ad abbracciare iniziative come il delivery, il menu e i pagamenti digitali, ai quali magari non avevano mai pensato”.
FIDELIZZARE IL CLIENTE
Facendo un passo indietro, Chiara Abbondi di Smart Touch ha ribadito che “al di là dell’aspetto pratico, l’utilizzo dei menu digitali anche per l’asporto e il delivery permette di fidelizzare il cliente, perché crea una connessione diretta con il ristoratore, senza nessun tipo di intermediario”.
Un tema sempre di stretta attualità quando si parla di innovazione nella ristorazione.