La carenza di lavoratori e il contrasto al lavoro nero sono temi, purtroppo, sempre più d’attualità quando si parla di ristorazione. Ma sono anche il focus di JoJolly, startup che ha appena annunciato la chiusura di un round da 350 mila euro, sottoscritto da a|impact, veicolo di investimento che supporta lo sviluppo e la crescita di PMI e startup innovative a impatto sociale, ambientale e culturale,
GRANDI AMBIZIONI
Il denaro raccolto verrà utilizzato per rafforzare il percorso di crescita ed espansione su tutto il territorio nazionale e per migliorare la qualità dei servizi attraverso lo sviluppo di nuove funzionalità della piattaforma online che consente l’incontro rapido ed efficiente tra domanda e offerta di lavoro.
JoJolly aprirà inoltre centri di formazione regionali attraverso i quali favorire l’inserimento lavorativo, in particolare di giovani e categorie fragili, e il reinserimento di chi ha perso il lavoro e deve riqualificarsi professionalmente.
UN INIZIO NON FACILE
Indubbiamente un grande risultato per la startup milanese lanciata nel 2019, che nei primi due anni di attività, ha soddisfatto le richieste di mille datori di lavoro e 10 mila lavoratori, per un totale di 22 mila prestazioni e quasi 500 posti di lavoro fissi creati.
Ma, come ci spiega in esclusiva il cofondatore Davide Drammis, all’inizio non è stato facile “Come facilmente prevedibile, all’inizio i ristoratori ci vedevano con grande diffidenza, dubitando, e non poco, dei reali vantaggi che avrebbero avuto utilizzando il nostro servizio. Ma dopo un solo utilizzo, la diffidenza si è trasformata in stupore…”
DIGNITÀ AI LAVORATORI DEL SETTORE
“Il tema della dignità e trasparenza del lavoro” – ha dichiarato Matteo Bartolomeo, CEO di a|impact – “è centrale nelle strategie del nostro fondo. Con JoJolly abbiamo fatto un passo in più, puntando su una società di servizi che permette, specialmente ai giovani e a chi ha avuto rapporti di lavoro non continuativi, di avere fiducia in un futuro lavorativo di qualità. La pandemia credo che abbia inoltre reso evidenti a molti esercenti i limiti e la miopia di una strategia basata sull’opacità dei rapporti di lavoro. Con una proposta di lavoro solida, una piattaforma pronta allo scale-up e a un team eccellente, crediamo che JoJolly possa crescere e moltiplicare in pochi anni il proprio impatto”.
STOP AL LAVORO NERO
Raggiante ovviamente Mattia Ferretti, cofondatore e CEO di JoJolly che ha dichiarato “Questo round di finanziamento è un segno di fiducia nel potenziale del nostro progetto. Siamo orgogliosi di avere a|impact al nostro fianco: dopo un avvio convincente nelle città di Milano, Torino, Bari e Venezia, grazie a questo investimento siamo pronti ad estendere il servizio al resto del territorio italiano, con una piattaforma nuova di zecca che è già in cantiere e quasi pronta a partire. In Italia, oltre il 90% dei lavoratori nel comparto Ho.Re.Ca. ha avuto esperienze di lavoro in nero e il 54% presenta irregolarità di qualche tipo nel proprio contratto. Dati confermati dagli stessi ristoratori: il 68% ammette di aver assunto manodopera irregolare. Si calcola un valore totale di 79 miliardi di euro per quasi 4 milioni di posizioni irregolari”.
“Abbiamo concluso un grande passo che ci permetterà dì cambiare marcia e affrontare al meglio il 2022, anno dì grandi aspettative e ripresa per il settore” ha aggiunto Ferretti, raggiunto in esclusiva da Food Service.