Sono quasi 21 milioni i post su Instagram contrassegnati con l’hashtag #gourmet e non c’è da stupirsi: quello che conta negli ultimi anni sui social sono state le ricette patinate e gli impiattamenti minimal. Ma quanti sono i ristoranti che, davvero, rispettano e seguono questo canone tutto instagrammabile? Non tanti e non c’è da stupirsene.
Secondo The Webminer Blog nel mondo ci sono più di 15 milioni di ristoranti. Se a questi aggiungiamo le catene, i food truck e altre attività otteniamo numeri da capogiro.
Ognuno di questi milioni di ristoranti ha la sua anima e il suo modo di raccontare il cibo. C’è chi lo fa in modo più patinato, chi più terra a terra, chi ha scelto un’intonazione poetica e chi non ha ancora trovato la propria voce. A raccogliere questa moltitudine di espressioni ci pensa un BOT di Twitter.
COME FUNZIONA RANDOM RESTAURANT, IL BOT DI TWITTER
Il nome la dice lunga: Random Restaurant è il bot di Twitter che seleziona casualmente i luoghi categorizzati come “ristoranti” su Google Maps e, ogni giorno, ne mostra il nome, l’indirizzo del locale e le foto dei piatti che propone.
In un battito di click si passa da uno dei punti vendita di Pizza Hut a un truck di gelati nel mezzo dell’India; da uno stellato di New York a un baracchino sperduto in Giappone.
Quello che il BOT restituisce è un’immagine realistica dello scenario del foodservice nel mondo. E, senza accorgersene, aiuta nel cambio di paradigma social: dal glitter e dal glamour dei filtri e dei piatti gourmet ci proietta al nudo e crudo realismo.
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