Dopo la bufera Covid, ecco altri ‘macigni’ sulla testa dei distributori bevande: l’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e dei carburanti, causati prevalentemente dagli effetti della pandemia, ma che si sono accentuati con l’invasione russa in Ucraina. Problematiche che Antonio Portaccio, Presidente di Italgrob, ha sottolineato durante l’International Horeca Meeting, organizzato nell’ambito della rassegna Beer&Food Attraction, in corso di svolgimento alla Fiera di Rimini, ribadendo quanto già espresso in una nota ufficiale lo scorso 17 marzo.
Gli interventi necessari
Portaccio ha innanzitutto stigmatizzato la guerra causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: “Condanniamo l’aggressione della Russia all’Ucraina e ci auguriamo che attraverso la diplomazia si riesca a fermare le atrocità in atto nei confronti del popolo ucraino. Già dai primi giorni del conflitto Italgrob ha predisposto una campagna di solidarietà tra i suoi distributori e le maggiori industrie di produzione di acqua minerale, per inviare al popolo ucraino, bancali di acqua, bene primario di cui al momento molte città ucraine sono purtroppo sprovviste”.
Il conflitto, come ha sottolineato Portaccio, “ha avuto un grande impatto economico sull’Italia. L’aumento vertiginoso dei costi dell’energia verificatosi antecedentemente alla guerra, unitamente al forte rincaro dei carburanti sta mettendo a dura prova tutta la filiera Horeca.Per contrastare questo forte rincaro è necessario bloccare le speculazioni, azzerare gli oneri sull’energia, tagliare le accise sui carburanti e, se necessario, anche l’IVA.In questo momento, l’imperativo è agire in fretta, cercando così di scongiurare l’impatto negativo del caro carburanti e del caro energia sulla ripresa economica e sui consumi degli italiani.Lo Stato ha speso tanto per ridurre il costo delle bollette ma purtroppo non è bastato e siamo ancora in una situazione di difficoltà”.
Il Presidente Italgrob ha poi rimarcato il ruolo fondamentale dei distributori di bevande nella filiera del fuori casa, confermato dalla ricerca del Censis ‘Il valore economico e sociale della distribuzione Horeca nel post Covid-19’, commissionata dalla stessa Italgrob, sottolineando che “i distributori bevande sono oggi di fronte alla necessità di ripensare al modello di business, con la rimodulazione degli assetti operativi e organizzativi per rispondere alle esigenze e richieste delle nuove forme di somministrazione e distribuzione, in uno scenario economico in costante evoluzione. E pensando in maniera più ampia al contesto sociale e territoriale”.
In sostanza, pensare ai distributori bevande come protagonisti all’interno di un ecosistema, più che di una filiera. In questo ambito, la tutela dell’ambiente, la digitalizzazione e la formazione diventano fattori fondamentali.