L’assemblea elettiva di Confida, associazione italiana distribuzione automatica, ha confermato alla presidenza Massimo Trapletti, già alla guida del settore nei difficili anni della pandemia.
Trapletti è stato rieletto per il quadriennio 2022-2026 e, durante il suo discorso, ha tratteggiato i temi su cui la distribuzione automatica si concentrerà nel futuro: innovazione, transizione digitale e sostenibile.
CONFERMARE LA LEADERSHIP ITALIANA
“Questa riconferma“, ha commentato Trapletti, “arriva in un momento storico molto importante per il nostro settore. Gli ultimi quattro anni sono stati particolarmente difficili, il Covid, la crisi economica, la guerra e le difficoltà dovute alle nuove legislazioni su temi come la plastica monouso, hanno colpito e stanno avendo ancora forti ripercussioni sul nostro settore. Essere stato rieletto, insieme ai miei colleghi, è tuttavia la riprova che questa squadra ha lavorato e sta lavorando al meglio per il bene della distribuzione automatica ed è pronta ad affrontare le sfide del futuro per consolidare il ruolo dell’Italia come leader internazionale di questo comparto.”
Novità nel Consiglio direttivo dell’associazione, di cui entrano a far parte: Luca Amoruso (Ada Vending), Massimo Ferrarini (Miami Ristoro), Simone Gibaldo (Ferrero, Vicepresidente Gruppo Prodotti Alimentari), Alessandro Mondini (N-And Italia) e Pierpaolo Turotti (Ovdamatic).
Confermati anche per il quadriennio 2022-26 Paolo Bernasconi (D.A.Em.), Mario Mattiazzo (Automatic Service), Bruno Mazzoleni (Sogedai, vicepresidente Gruppo Gestori), Danilo Paolini (Gedap), Renato Pavero (Sellmat), Fabio Quadrio (Ge.S.A.), Cesare Spinelli (Spinel Caffè), Mario Toniutti (Gruppo Illiria), Pantaleoni Tripaldi Bibi Service), Luca Alemanni (Evoca, Vicepresidente Gruppo Fabbricanti di Distributori Automatici), Marco Carazzato (Mds Electronics), Lorenzo Bassi (Flo), Davide Celin (Lavazza), Alessandro Fontana (Art&Works, vicepresidente Gruppo Servizi e Commercializzazione ).
DUE CAMBIAMENTI EPOCALI IN VISTA
“Nel corso dei prossimi quattro anni“, ha aggiunto ancora il presidente di Confida, “oltre a portare avanti tutte le iniziative e progetti che hanno caratterizzato il passato quadriennio dovremo affrontare due cambiamenti epocali ossia la transizione digitale e la transizione sostenibile. Non sono solo le nostre sfide ma sono le sfide di tutto il mondo imprenditoriale”.
Il settore del vending si sta muovendo già da tempo in questa direzione. In particolare, per quanto riguarda la sostenibilità, Confida ha ideato “Vending Sostenibile” una piattaforma di progetti green a cui collaborano tutte le aziende associate; mentre sullo specifico tema del fine vita della plastica ha dato vita, insieme a Corepla e Unionplast, a RiVending, un progetto di economia circolare per la raccolta e il riciclo di bicchierini, palette e bottigliette in plastica dei distributori automatici.
RiVending conta ormai oltre 10.000 cestini installati in tutta Italia con cui vengono raccolte 450 tonnellate di plastica all’anno e sarà al centro di questo processo di transazione ecologica come anche l’attenzione al risparmio energetico delle vending machine, l’ampliamento dell’offerta alimentare, il riciclo dei “fondi del caffè” e delle capsule, e molto altro.