I primi profitti registrati dopo anni di magra sembrano aver ringalluzzito Uber Eats. Incurante del caro carburante, si è lanciato in un’iniziativa apparentemente forse un po’ bislacca.
AIR FOOD DELIVERY
Grazie alla funzione “Nationwide shipping”, in scia a quanto fatto da Doordash nel mese di novembre, gli utenti di Uber Eats possono ordinare il cibo in qualsiasi parte degli Stati Uniti e riceverlo per spedizione aerea dopo 4 o 5 giorni.
Se il comunicato di Uber Eats si limita a riportare semplicemente il lancio della nuova funzione, la pagina di Doordash aiuta a chiarire tutti i dubbi.
MEAL KIT GRIFFATI
Il servizio si prefigura come una sorta di meal kit delivery, che metterebbe così i ristoranti in parziale competizione con player come Blue Apron, Hello Fresh o la nostra My Cooking Box. Quando riceve l’ordine, il ristorante prepara gli ingredienti, opportunamente imballati, che verranno spediti refrigerati al cliente con le istruzioni di preparazione. Letta così assume certamente un altro significato.
QUALCHE CONSIDERAZIONE
In tempi di ridimensionamento e di gran fermento per il digital food (vedi Gorillas), anche e soprattutto per questioni legate alla scalabilità e profittabilità del modello di business, iniziative del genere lasciano spazio a più di un dubbio.
Lato utente, farsi spedire il proprio piatto preferito via aerea sa molto di “wannabeismo” e edonismo sfrenato.
Ce n’era davvero bisogno?