Commissioni troppo elevate, fino al 20% e tempi di incasso tra i 60 e i 90 giorni sono le due maggiori criticità e le motivazioni che hanno portato a decretare il cosiddetto “Sciopero dei buoni pasto” dello scorso 15 giugno. Un sistema obsoleto, perverso, quasi machiavellico. Un vulnus per il comparto Horeca. Ma c’è una soluzione all’orizzonte, si chiama Coverflex.
ITALIA ARRIVIAMO
La startup portoghese, infatti, che consente alle aziende di ridurre i costi del lavoro, massimizzando così le entrate dei lavoratori grazie a un sistema di retribuzione flessibile, si sta preparando ad entrare sul mercato italiano nei prossimi mesi tramite un’acquisizione che verrà ufficializzata a breve.
Coverflex mira al mercato italiano dei buoni pasto tramite il lancio di una piattaforma innovativa, che rivoluzionerà le logiche proprie del settore abbassando drasticamente le commissioni a ristoranti e supermercati.
PROBLEMA BUONI PASTO
“L’Italia rappresenta il nostro primo obiettivo di stampo internazionale e sappiamo che l’ingresso sul mercato sarà molto impegnativo. I problemi strutturali propri del settore dei buoni pasto, come le commissioni estremamente elevate e i lunghi tempi relativi agli accrediti verso le attività commerciali sono presupposti che hanno consolidato il nostro progetto di portare sul mercato una soluzione che rivoluzioni l’ecosistema di riferimento andando a rivedere completamente quelle logiche che pensiamo portino altrimenti il mercato al collasso” afferma Rui Carvalho, COO of Coverflex.
Sempre Rui Carvalho aggiunge: “In Italia, le commissioni relative all’accettazione di buoni pasto superano ormai il 20% dell’importo della transazione, si tratta di una percentuale tra le più alte in Europa. Le società emettitrici sono ormai abituate ad operare secondo questo modello, effettuando inoltre pagamenti a 60/90 giorni, che di fatto rendono difficilmente accettabile l’ingresso nel network per molteplici attività commerciali.”
VANTAGGI PER I RISTORATORI
Ristoranti e supermercati, potrebbero così limitare l’accettazione dei ticket, andando a ridurre le possibilità di spesa per i lavoratori, con un impatto fortemente negativo sulla soddisfazione e l’interesse intorno a questa tipologia di benefit. Per questo motivo, la startup portoghese è convinta che questo sia il miglior momento possibile per entrare nel mercato e portare innovazione.
Sempre Rui Cavalho, in esclusiva per Food Service, ci spiega in dettaglio quali saranno i vantaggi per i ristoratori.
“Parliamo innanzitutto di vantaggi in termini economici, ovviamente, con commissioni drasticamente ridotte, quasi infinitesimali. Ci sono poi vantaggi finanziari, con pagamenti estremamente rapidi per favorire l’ingresso della liquidità. Il ristoratore inoltre, non dovrà aggiungere nulla di nuovo ai flussi già esistenti, l’idea è quella di sfruttare gli strumenti che già utilizza in cassa, con integrazioni disponibili anche per e-commerce delivery, oltre che con le piattaforme di delivery.“
Se a questo aggiungiamo una procedura di onboarding per i ristoratori rapida e snella il gioco è fatto. Grazie a Coveflex, l’innovazione nei buoni pasto.