Usa, quali opportunità per i ristoranti nel Metaverso?

Una ricerca della società di gestione di software per la ristorazione Paytronix rivela: il 38% di chi conosce gli NFT farebbe acquisti dai brand preferiti del fuoricasa
Usa, quali opportunità per i ristoranti nel Metaverso?

Il 38% di quanti hanno già avuto esperienze di fruizione del Metaverso sarebbero felici di poter anche entrare in contatto con le loro marche e insegne di ristorazione preferite in questo universo alternativo ad alto tasso di interazione e personalizzazione. Lo rivela un’indagine della società di gestione di software per la ristorazione Paytronix e del portale finanziario PYMNTS, di cui Alicia Kelso approfondisce i dettagli su Restaurant Dive. Innanzitutto, solo il 20% dei frequentatori abituali di ristoranti conosce il Metaverso e il 18% ha già partecipato a qualche forma di esperienza in ambito food in questo ambiente virtuale. Tra chi invece dichiara di non essere interessato ad acquistare cibo nel Metaverso, è circa un quinto a non conoscerne le potenzialità e, in genere, nemmeno la configurazione. Ma stando a uno studio della società di ricerca Precedence Research, questa consapevolezza potrebbe aumentare: si prevede che il Metaverso crescerà del 50% all’anno fino al 2030.

LA CHIAVE D’ACCESSO: GAMIFICATION

Nella sua diffusione presso il consumatore medio, avranno un peso determinante una serie di fattori: l’accessibilità – al momento per fruire delle occasioni di intrattenimento più interessanti è necessario avere un visore per realtà virtuale – e le strategie di marketing e comunicazione dedicate al Metaverso che saranno implementate da ora in avanti. Secondo l’istituto di ricerca The NPD Group, il marketing legato al Metaverso potrebbe aiutare le catene di ristoranti a raggiungere meglio i consumatori della Gen Z, che visitano i ristoranti meno frequentemente di quanto abbiano fatto la Gen X e i Millennial, ma hanno più familiarità con il mondo virtuale a cui spesso si avvicinano sin da bambini attraverso i videogiochi. Il 40% di questa fascia demografica dichiara di sentirsi “molto vicino” al Metaverso, mentre il 27% ha partecipato almeno a un’esperienza in questo mondo di universi interoperabili, secondo il rapporto di Paytronix e PYMNTS.

IL METAVERSO PER LA FIDELIZZAZIONE

Diverse sono le catene di ristorazione che si sono lanciate nel Metaverso per sfruttare questa attitudine positiva dei consumatori più giovani: nell’autunno 2021, Chipotle ha aperto un ristorante virtuale nella piattaforma di gioco Roblox, dove i visitatori potevano ottenere un codice promozionale per un burrito gratuito, ad esempio. Wendy’s ha aperto un ristorante in Horizon Worlds, un gioco di realtà virtuale di Meta – la società ex Facebook- in cui i visitatori possono partecipare a una partita di basket virtuale mentre vengono trasmesse pubblicità a tema con i menu dell’insegna.

Altri marchi, come Pizza Hut e Jimmy John’s, stanno collegando il Metaverso ai programmi di fidelizzazione e offrono premi per raggiungere un pubblico di riferimento sempre più ampio e differenziare le ricompense e i premi offerti, man mano che le offerte si moltiplicheranno e diventeranno sempre più competitive. “Il panorama è già molto polverizzato e all’orizzonte si sta delineando una lotta senza quartiere per conquistarsi l’attenzione dei consumatori“, ha dichiarato Michelle Tempesta, Cmo di Paytronix. “I programmi di fidelizzazione aprono una linea di comunicazione diretta tra le marche e i clienti, che continua a crescere d’importanza. Chi ama frequentare i ristoranti vuole mantenere una forte relazione con le insegne preferite, indipendentemente dal luogo in cui ciò avviene“.

IL FUTURO È PHYGITAL

Anche se la familiarità dei consumatori con il Metaverso sta crescendo, questo non significa che i ristoranti debbano diminuire l’attenzione per le esperienze realizzate di persona. Il rapporto Paytronix/PYMTNS rileva che oltre il 33% dei consumatori ritiene che la cordialità sia l’attributo più importante che un ristorante possa offrire, ad esempio. Inoltre, i consumatori preferiscono la familiarità dei dipendenti quando cenano fuori: quasi il 75% afferma che vedere lo stesso personale a ogni visita influenza positivamente la loro esperienza.

E c’è un’ampia fascia di consumatori – il 60%, secondo un rapporto di Productsup, piattaforma di gestione dei dati del cliente retail – che non è interessata agli ambienti virtuali. Il 55% degli adulti statunitensi, inoltre, evidenzia timori per la privacy nell’utilizzo del Metaverso.

© Riproduzione riservata