A quasi due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia di Covid-19, spunta un nuovo effetto negativo nelle dinamiche di consumo, che si abbatte sulla situazione già precaria del personale delle attività di ristorazione. Parliamo delle mance.
Secondo Jessica Dickler, che ne parla su Cnbc.com, gli americani fanno sempre più fatica a lasciare mance generose, che vadano oltre le opzioni predeterminate, fissate tra il 15% e il 25% per ogni transazione. Non solo: quando si tratta di cibo d’asporto, le cose peggiorano: essere spinti a riconoscere un premio al personale, ancora prima di aver vissuto l’esperienza di fruizione del cibo, non è immediato. E i locali, spesso, impiegano, in qualche caso in esclusiva, metodi di pagamento digitali e contactless: in questo caso, lasciare una mancia al momento del pagamento diventa opzionale.
L’articolo cita il caso di una pasticceria di Washington in cui, anche a fronte di transazioni medie da asporto inferiori a 20 dollari, solo una persona su cinque lascia un paio di dollari di mancia al personale.
L’ONDA DI SOLIDARIETA’ SI E’ SGONFIATA
Sembra essersi quindi completamente sgonfiata quell’onda – evidentemente più emotiva che concreta – di solidarietà post pandemia che aveva spinto la maggioranza degli americani a dichiarare che avrebbero lasciato mance più alte per il personale dei locali che, con fatica, avrebbero riaperto dopo lo stop forzato per l’emergenza sanitaria.
Secondo l’ultimo rapporto sulle tendenze del mondo della ristorazione pubblicato da Toast, gestore di software per il foodservice, le mance sono rimaste sostanzialmente invariate nei fast food e nei locali classici, e si attestano al 17%, una percentuale quasi invariata rispetto a un anno fa. Per le esperienze da asporto, invece, le tips sono scese al 14,5% in media.
Dati simili sono stati rilevati anche da altri fornitori di app di supporto al business della ristorazione: secondo Square, la mancia media nei ristoranti a servizio rapido, che comprende caffè e caffetterie, è scesa dal 17,2% al 15,2% dal marzo 2021 alla fine di febbraio. “Stiamo assistendo a una vera e propria stanchezza da mancia”, ha commentato Eric Plam, fondatore e CEO della startup Uptip di San Francisco.
MANCE ESSENZIALI PER INTEGRARE I SALARI
Vale la pena ricordare che i lavoratori del settore ristorazione, negli Stati Uniti, guadagnano un salario minimo o inferiore al minimo, e dunque le mance rivestono un ruolo fondamentale nel raggiungimento di una condizione accettabile. Secondo i dati più recenti dell’Ufficio Statistico del Lavoro degli Stati Uniti, il salario medio dei lavoratori dei fast-food e dei banconieri è di 14,34 dollari l’ora per il personale a tempo pieno e di 12,14 dollari per i dipendenti part-time, mance incluse.
Una legge che può considerarsi storica in California mira ad aumentare il salario minimo fino a 22 dollari l’ora per i lavoratori dei fast-food e dei servizi impiegati nelle catene con più di 100 sedi a livello nazionale, aumentando quindi in modo significativo il salario minimo dello stato, attualmente a 15,50 dollari l’ora. Anche il presidente Joe Biden e molti legislatori democratici hanno spinto per un salario orario di 15 dollari in tutti gli Stati Uniti, mentre il minimo federale è di 7,25 dollari l’ora, invariato dal 2009.