Le dark, ghost e cloud kitchen possono essere senza dubbio annoverate tra le grandi protagoniste della pandemia e sono attualmente parte integrante della strategia di crescita di molti grandi catene, come Wendy’s e Jack In The Box, e anche di colossi del retail come Kroger.
MERCATO IN EVOLUZIONE
Ma un ambiente ad alto tasso di innovazione deve sapersi evolvere velocemente per adattarsi ai nuovi scenari, come spiegato da Nation’s Restaurant News, in un articolo a firma di Joanna Fantozzi.
Nel mercato a stelle e strisce infatti, accanto a quelli che possono essere definiti veterani come Reef (partner di Wendy’s) e Nextbite, stanno emergendo nuovi concept come Oomi e Meal Outpost. Nel post pandemia infatti, l’industria del fuori casa si sta ovviamente evolvendo, così le aziende di dark kitchen e virtual brand chiamati ora a sviluppare strategie di lungo termine
FOOD HALL VIRTUALI
Oomi Kitchen può definirsi come “il nuovo che avanza” nel settore, ma mentre la prima generazione di ghost kitchen opera per lo più in forma nascosta ed esclusivamente in digitale, Oomi invita i clienti all’inaugurazione delle food hall virtuali, ben illuminate da neon variopinti, offrendo la possibilità di ordinare da più marchi contemporaneamente e ritirare il cibo da un locker.
Il cofondatore, Markus Pinyero non si sente assolutamente in ritardo, e sta anzi imparando dagli errori degli altri.
L’IMPORTANZA DELLA RETENTION
“Sembra che nel 2020 ci sia stata una grande corsa all’oro e che ora tutti stiano cercando di replicare il successo virale di MrBeast Burger“, ha dichiarato Pinyero. “Noi desideriamo che le persone ordinino il nostro cibo invece magari di ordinare una volta un hamburger promosso da qualche influencer e pubblicato poi su Instagram. Il tasso di ritorno su alcuni di questi marchi virtuali è praticamente inesistente“.
Oomi si differenzia ulteriormente dalla concorrenza per concentrarsi prima sulla qualità del cibo poi sulla tecnologia. “Molte dark kitchen offrono hamburger congelati e salse preconfezionate che puoi semplicemente riscaldare e consegnare, mentre i nostri virtual brand sono pensati per funzionare come dei veri ristoranti“, ha concluso Pinyero.
MARKETPLACE DI BRAND
Altra azienda in forte ascesa e molto interessante è Meal Outpost, che offre ai ristoranti una sorta di marketplace di virtual brand. Una volta registrati, è possibile vedere quali marchi sono disponibili nella propria zona, filtrare la ricerca per tipo cucina e attrezzatura necessaria. Quindi è necessario compilare un modulo, caricare le foto della cucina e attendere l’approvazione per iniziare ad operare come ghost kitchen.
“Volevamo creare una piattaforma molto intuitiva e senza interruzioni in cui chiunque potesse farlo da solo“, ha affermato Dustin Mares, cofondatore di Meal Outpost. “Abbiamo cercato di imitare il sito web di Airbnb. […] in un mercato semplice e ricercabile […] Una volta che gli operatori si registrano, li chiamiamo e li guidiamo attraverso i passaggi rimanenti, inviamo video di formazione e pianifichiamo la loro data di lancio”.
Che innovazione sarebbe senza evoluzione?