Burger King USA: affiliato in bancarotta

Tom’s King, un franchisee di Burger King che gestisce 90 negozi ha presentato questa settimana istanza di fallimento
Burger King USA: affiliato in bancarotta

Negli Stati Uniti, Burger King è balzato nuovamente agli onori delle cronache, e questa volta non per la massiccia operazione di rebranding in atto ormai da diverse settimane.

AFFILIATO IN BANCAROTTA 

Il format deve infatti registrare la chiusura di 90 punti vendita, gestiti in affiliazione da Tom King’s che nei giorni scorsi ha presentato istanza di fallimento,  appellandosi al “Chapter 11”.

L’operatore ha citato l’inflazione, la diminuzione dell’offerta di lavoro e l’aumento dei prezzi delle forniture come cause del suo disagio finanziario, secondo quanto si legge il dossier presentato a supporto dell’istanza, lo scorso 1 gennaio.

STRESS FINANZIARIO

L’affiliato deve ai suoi creditori circa $ 49 milioni, di cui circa $ 35 milioni sono debito garantito dovuto a Bank of America. Circa la metà dell’importo non garantito, $ 7 milioni, è dovuto allo stesso Burger King, mentre il resto è dovuto a una varietà di aziende, venditori e creditori.

Gli esperti prevedono che quest’anno il distress finanziario degli affiliati del comparto finanziario potrebbe purtroppo divenire sempre più comune, poiché alcuni franchisee più deboli devono affrontare un aumento del debito e la stagnazione delle vendite.

LAVORATORI AL SICURO?

Alcuni dei ristoranti di Tom’s King sono rimasti comunque profittevoli, nonostante “i recenti aumenti dei costi di spedizione e cibo, la minore disponibilità di manodopera e l’inflazione”, che hanno aumentato i problemi dell’azienda soffocando il flusso di cassa. La società sta cercando una soluzione che garantisca il pagamento degli stipendi ai circa 2.087 dipendenti dello staff e 90 impiegati.

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