La 44esima edizione di Sigep è stata un successo. Il Salone internazionale dedicato a gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè ha visto il pienone di visitatori ed espositori: oltre 1.000 imprese distribuite in 28 padiglioni, 130.000 metri quadri di spazio espositivo, buyer provenienti da 155 Paesi del mondo, presenze allineate ai valori del 2020.
La manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group, insieme alla triennale ABTech, si è tenuta dal 21 al 25 gennaio e nonostante le difficili condizioni meteo, ha visto una costante affluenza di addetti ai lavori.
77% DI PRESENZE DALL’EUROPA
Per quanto riguarda le provenienze, svetta l’Europa con il 77% delle presenze totali e con Germania, Spagna, Grecia, Francia e Gran Bretagna ai primi posti. Il 12% dei visitatori è arrivato da Asia e Medio Oriente con prevalenza da Israele, Libano, India, Corea e i Paesi dell’Area del Golfo. Il 7% dalle Americhe con Stati Uniti, Canada, Messico, Brasile e Argentina ai primi posti. Infine, il 4% è stato di provenienza africana con Marocco, Algeria, Egitto, Libia e Nigeria in particolare evidenza. Ieg ha accolto 450 top buyers provenienti da 78 paesi del mondo grazie alla partnership strategica con Ice Agenzia e il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con il supporto della rete internazionale di regional advisor Ieg. In fiera erano rappresentati i settori gelato, pastry, choco, coffee e bakery, quest’ultima filiera potenziata grazie alla contemporaneità con AB Tech Expo.
COLAZIONE IN EVOLUZIONE
Tra i temi al centro delle attenzioni e degli eventi è emerso quello della colazione fuori casa, che sarà oggetto della prossima cover story di Foodservice magazine, in uscita a febbraio. La colazione non è più un cartellino da timbrare prima di recarsi al lavoro: occorre conquistare le nuove generazioni con un’offerta più esperienziale, sana e originale per rilanciare un’occasione di consumo che promette una forte crescita, partendo da un giro d’affari di 8,2 miliardi (stime Npd Group) e osservando un tendenziale invecchiamento del target legato alla breakfast perché gli over 35 pesano per quasi il 70% sui consumi totali. Il cambiamento è quindi necessario per conquistare il consumatore del futuro, la cui propensione all’acquisto è fortemente condizionata dal contenuto innovativo dell’offerta. Di questo si è parlato a Sigep nella maggior parte delle occasioni di confronto andate in scena durante la fiera.
INCLUSIONE DEI MENU’
L’evoluzione passa innanzitutto attraverso un’offerta inclusiva e rispettosa delle richieste di consumatori vegani, vegetariani o intolleranti al glutine, ai quali devono essere proposte alternative in grado di riconquistare la loro fiducia e rilanciarne la propensione al consumo.
L’impatto di queste nuove tendenze è evidente non solo nella scelta del latte, dove i prodotti alternativi di origine vegetale stanno salendo di quota (e intanto si assiste a un boom di nicchie quali orzo e ginseng), ma anche in quella del caffè, con il consumer sempre più attento alla correttezza e all’eticità dei processi di filiera. Quest’ultimo aspetto spalanca le porte di un altro grande tema oggi centrale ovvero la sostenibilità dell’offerta, che deve essere trasmessa al consumatore ricorrendo agli strumenti digitali.
Strada percorsa, ad esempio, da Lavazza, che ha messo a punto un sistema di Qr code per raccontare non solo le proprietà dei propri caffè, ma anche i modelli di supply chain rispettosi delle comunità agricole. “Stiamo lavorando per portare questi strumenti direttamente sulla tazzina al bar”, ha commentato Michele Cannone, Global brand director away from home di Lavazza, intervenendo al talk dedicato alla cultura del caffè alla luce della sostenibilità e dello sviluppo digitale.
PRATICHE SOSTENIBILI
L’attenzione è altrettanto elevata nella panificazione, come emerso durante il convegno ‘Pane: il futuro è sostenibile’, con Aibi (Associazione Italiana Bakery Ingredients) che ha evidenziato i margini di miglioramento in materia, partendo dall’adozione di soluzioni piú efficienti dal punto di vista energetico per arrivare all’azzeramento degli sprechi.
Un tema, quest’ultimo, che dipende anche dall’adozione di regole di buona economia all’interno delle cucine e dei laboratori di produzione: “Al mio personale do tre fogli di carta assorbente al giorno e devono bastare fino alla fine del servizio”, ha affermato il maestro pasticciere Luigi Biasetto durante uno show cooking da Italia Zuccheri.
L’attenzione per i temi del benessere salgono a monte della filiera dove abbondano le novità finalizzate alla preparazione di alimenti che rispettano l’ambiente e la salute del consumatore: è il caso di Molini Fagioli (gruppo Agugliaro & Figna), che ha presentato la linea Oirz – Origine Italiana a Residuo Zero, l’unica farina in Italia certificata a residuo zero. Sul tema dell’esperienza, il settore deve iniziare a fare i conti con la svolta del Metaverso, ancora in fase embrionale ma destinato a una crescita esponenziale.