Bertelli e Prada nell’Horeca tra Arezzo, Londra e Marchesi

Mentre Prada Caffè apre da Harrods, il suo patron si aggiudica all'asta lo storico Caffè dei Costanti di Arezzo, terzo locale nella sua città di origine. Senza dimenticare la proprietà di Marchesi e le attività in Fondazione Prada
Bertelli e Prada nell’Horeca tra Arezzo, Londra e Marchesi

Nell’orbita di Prada ruota ormai un gruppo di satelliti della ristorazione. Gli ultimi due sono stati aggiunti alla fine di marzo e riguardano Londra e Arezzo.

Doppia presenza a Londra

Nella capitale britannica, il 31 marzo è stato inaugurato Prada Caffè, format temporaneo che rimarrà aperto fino alla fine dell’anno da Harrods, il più celebre e frequentato department store di Londra e probabilmente del mondo intero. Si tratta della seconda presenza in termini Horeca del gruppo Prada su Londra, perché in Mayfair è già operativo dal 2019 lo store di Marchesi 1824, il primo all’estero dopo i tre di Milano per il brand di pasticceria acquisito da Prada nel 2014.

Tre locali in centro Arezzo

In aggiunta, attraverso la società immobiliare Peschiera, il patron di Prada, Patrizio Bertelli, ha acquisito all’asta lo storico Caffè dei Costanti di Arezzo per 1.600.000 euro, 200.000 in più rispetto al prezzo base. Il locale si trova nella centralissima piazza San Francesco, risale al 1805 e occupa la location che custodisce gli affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Era chiuso dal novembre 2021 al termine del contratto tra l’ultimo gestore e la banca che lo ha ereditato. Il caffè è stato set del film “La vita è bella”, diretto e interpretato da Roberto Benigni e ambientato proprio nel centro di Arezzo, che è anche la città di origine di Bertelli, qui nato nel 1946. L’imprenditore possiede, nella stessa piazza, anche l’ex Farmacia del Cervo, oggi trasformata in un ristorante gastronomia.

Si è poi aggiunta la Buca di San Francesco, noto come il ristorante dei vip internazionali che hanno fatto passaggio in città: tra i tanti ospiti del passato compaiono Charlie Chaplin, Salvador Dalì, il presidente americano Harry Truman e naturalmente lo stesso Benigni. Quest’ultimo locale è ancora chiuso e attende il momento della riapertura sotto la nuova proprietà.

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